Una massima in cui mi identifico perfettamente, laddove celebra l’imprevedibilità come essenza autentica del viaggio. Il perdersi, normalmente visto come errore o disagio, viene qui rivalutato come momento di apertura e trasformazione. Solo quando ci si smarrisce – cioè quando si rinuncia al controllo e ai piani rigidi – si è davvero pronti a vivere il viaggio in modo profondo, lasciandosi sorprendere dal mondo e dalle esperienze inattese.
“In viaggio la cosa migliore è perdersi. Quando ci si smarrisce, i progetti lasciano il posto alle sorprese, ed è allora, ma solamente allora, che il viaggio comincia”.
Nicolas Bouvier

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