Ferrata veloce
Domenica 31 agosto 2025 io e mia figlia Ludovica, in attesa di un pranzo di famiglia a Trento, ci siamo regalati una mezza giornata davvero speciale: siamo andati a percorrere la Ferrata Rio Sallagoni, uno dei percorsi attrezzati più suggestivi del Trentino, situato sotto le rovine del Castello di Drena, vicino a Arco di Trento.
Questa ferrata, seppur relativamente breve, offre un mix emozionante di adrenalina, natura selvaggia e scorci fiabeschi, il tutto in un ambiente fresco e incassato tra pareti verticali, perfetto anche nelle giornate più calde.

Un panorama mozzafiato ad accoglierci
Abbiamo iniziato la giornata con un panorama spettacolare: alle nostre spalle, il maestoso Monte Brento, simbolo della valle del Sarca, con le sue pareti verticali che fanno gola a base jumper e climber da tutto il mondo. Il cielo limpido e l’entusiasmo di Ludovica preannunciavano un’avventura da ricordare.

L’ingresso nella forra
Dopo una breve camminata di avvicinamento, abbiamo indossato imbrago, casco e kit da ferrata, pronti per entrare nel cuore della forra del Rio Sallagoni. Ludovica, come sempre determinata e curiosa, ha affrontato i primi passaggi con sicurezza e grinta.

Tra pareti strette e muschio verde
La parte centrale della ferrata si sviluppa tra strette pareti verticali, rese scivolose dall’umidità, ma affascinanti per i giochi di luce, i muschi e le piccole cascate. Le staffe metalliche aiutano nei tratti più impegnativi, rendendo il percorso accessibile anche ai giovani ferratisti ben accompagnati.

Ludovica ha affrontato questi passaggi con grande agilità, guadagnandosi ogni metro con attenzione e un bel sorriso.

L’emozione del ponte tibetano
Uno dei momenti più entusiasmanti è stato attraversare il ponte tibetano, una fune sospesa sopra il torrente, da percorrere con passo sicuro e ben ancorati. Un’esperienza che mette alla prova equilibrio e concentrazione, ma regala anche un grande senso di soddisfazione una volta dall’altra parte!

E’ bene sottolineare come il ponte, in realtà sia solo un cavetto di acciaio. E che i ponti da attraversare sono due.

Uscita dalla forra e il Castello di Drena
La ferrata termina gradualmente, lasciando spazio a un sentiero nel bosco e offrendo la vista sulle pareti che abbiamo appena superato. È affascinante pensare a quanta bellezza si nasconda dentro una gola così stretta lungo una strada che abbiamo percorso così tante volte in macchina, ignari della sua esistenza.
A completare la giornata, la visita ai ruderi del Castello di Drena, che domina dall’alto la forra e offre una vista spettacolare sulla valle del Sarca e il lago di Garda in lontananza.

Qualche informazione utile sulla Ferrata Rio Sallagoni
Periodo consigliato: tutto l’anno, evitando giorni di forte pioggia dato che si continua a guadare il torrente
Difficoltà: Facile perchè ci sono molti appagli, ma qualche passaggio richiede una grande uso delle braccia (ideale per principianti accompagnati)
Durata: 2 ore circa
Parcheggio: c’è un grande parcheggio nei pressi del campo di tamburello di Dro; poi in meno di cinque minuti di strada sterrata carrabile si raggiunge la forra.