Il 26 luglio 2023 abbiamo preso a noleggio un’automobile (KIA Sportage) nel centro di San Francisco e iniziato il viaggio più propriamente on the road.

Ci siamo diretti verso sud, fermandoci a visitare la sede di Facebook (ora Meta), il Googleplex e l’Apple Ring, cioè le sedi di alcune delle più rappresentative aziende della Silicon Valley.
La prima sosta è stata nel campus di Facebook, costituto da decine di edifici colorati, circondati dai parcheggi dei dipendenti e fornitori, oltre che dalle biciclette liberamente utilizzabili dai dipendenti.

Sapevo già – per esserci stato nel 2019 – che all’incrocio con la Highway si trova la grande insegna che rappresenta il luogo più simbolico per scattare una foto. Purtroppo, con mio dispiacere, mi sono reso conto che il Like di Facebook è stato sostituito con un anonimo cartello di Meta (il nome della nuova società).

Qui sotto la foto scattata nel 2019 in occasione della Convention di Google: come si può vedere, il Like era molto più iconico.

Ci siamo poi diretti verso Mountain View Road, dove si trova il cd. GooglePlex, con la sede legale e tanti altri uffici della Google (mentre Apple li ha concentrati tutti in uno stesso posto, gli uffici di Google sono disseminati in moltissime località della Silicon Valley: il GooglePlex è l’agglomerato più importante).
Il GooglePlex in realtà è un vero e proprio quartiere; ci sono strade, strisce pedonali, aiuole perfette; opere d’arte; la particolarità è che tutti gli edifici ospitano uffici Google.

Ad esempio, vicino al posto dove abbiamo parcheggiato la macchina, oltre a questa gigantesca palla, c’era un orso rivestito da monetine.


Nel centro del GooglePlex abbiamo cercato una insegna o qualcosa di simbolico dove scattare una foto; la cosa migliore è questa, che dovrebbe essere proprio in prossimità degli uffici dei grandi capi del gigante dell’informatica.

In questa piazzetta del GooglePlex stavano allestendo un buffet, e preparando i campi da beach volley.

Altra foto obbligatoria è stata quella con Android.

Abbiamo girovagato nel quartiere Google per un più di un’ora. Abbiamo provato ed entrare nel negozio con il merchandising, ma ci hanno negato l’ingresso perché riservato ai dipendenti. La qual cosa è stata una vera e propria delusione, perché io c’ero entrato, ospite proprio della Google, durante la convention di Google Maps, e c’erano un sacco di cose interessanti dalle felpe, agli occhiali brandizzati, ecc. (leggi QUI perché nel 2019 sono andato a Silicon Valley ospite di Google).
Durante la nostra camminata abbiamo potuto vedere diversi Googlers fare video riunioni all’ombra degli alberi o delle aree relax o dei giardini zen disseminati all’esterno degli edifici. Ne ha approfittato anche Tommaso.

L’ultima tappa del Silicon Valley Hi Tech tour è stata la sede di Apple. Quest’ultima ha concentrato i propri uffici nel cd. Apple Park, cioè una costruzione gigantesca a forma circolare, circondata dal verde e da piante ad alto fusto che la rendono difficile da osservare dall’esterno. Questa costruzione a 4-5 piani, parzialmente interrata, ospita circa 15 mila dipendenti.
I turisti possono accedere solo al Visitor Center, una costruzione di vetro dalle forme morbide, immerso negli ulivi, che ritratto nelle foto sembra un rendering. Ti rendi conto che si tratta di una foto solo quando vedi che le persone ritratte sono i tuoi familiari.

All’interno dell’Apple Visitor Center sono presenti un bar e un negozio in cui sono in vendita prodotti e gadget con il logo della mela morsicata. Romina e i bambini hanno perso almeno mezz’ora a provare i tablet e i PC professionali della Mela.

Mentre i miei familiari giocavano, io mi sono incantato a vedere un addetto della Apple che ha fatto un corso gratuito ai bambini di scrittura di codici informatici. Se non ricordo male, ha insegnato a “scrivere” una App con un draghetto interattivo.
Tuttavia, la cosa che maggiormente ci ha colpito è stato il plastico della nuova sede, completamente nudo e grigio. Se però lo si guardava con un ipod fornito dal personale di Apple, acquistava vita e diventava interattivo, come si può vedere in questo video e nella foto che segue.

Completata la visita, abbiamo continuato il nostro viaggio verso Sud, fermandoci a Santa Cruz, una cittadina di circa 55.000 abitanti dello Stato conosciuta per il surf, essendo sede della O’Neill Wetsuits e della Santa Cruz Surfboards.
Santa Cruz è famosa anche per il Santa Cruz Beach Boardwalk, un vero e proprio parco divertimenti con numerosi giochi e giostre su un tratto di spiaggia sabbiosa lunga 1,6 km.

Questo posto ha un gran fascino, un po’ retro’, perché è un gigantesco luna park permanente, vista mare. Infatti, le giostre sono state collocate in parallelo alla spiaggia. Ho letto che vi sono alcune attrazioni con un valore storico, come la montagna russa Giant Dipper, tutta di legno bianco, in uso dal 1924.

Terminata questa visita, siamo andati nel nostro squallido motel di Salinas, scelto come base per visitare (nei giorni successivi) la penisola di Monterey e il Big Sur, i cui alberghi avevano prezzi inaccessibili per una famiglia di 5 persone.
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Il giorno dopo siamo andati a fare Whale Watching, come puoi leggere QUI.
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