Mulini e tulipani in Olanda

Per scaricare il file in pdf cliccamulini-e-tulipani

Vedere i mulini e i tulipani

Una delle cose da fare almeno una volta nella vita è andare in Olanda per ammirare la fioritura dei tulipani. E una volta arrivati in Olanda non si possono non visitare i famosi mulini a vento, il simbolo forse più noto di questa nazione.

A parte quello dei costi, il problema maggiore nell’organizzare un simile viaggio consiste nel fatto che la stagione della fioritura dei tulipani è piuttosto corta e varia da zona a zona; una influenza notevole la riveste l’andamento climatico, dato che ad esempio il gran caldo può indurre i coltivatori ad anticipare il taglio dei fiori. Pertanto, nonostante la bibliografia turistica ufficiale e il sito web dell’azienda di promozione turistica dell’Olanda affermino “da metà marzo alla fine di maggio, i tulipani trasformano ampie zone dell’Olanda in un coloratissimo patchwork”, vi è il rischio concreto di arrivare in Olanda e di trovare i tulipani non ancora fioriti, oppure già recisi.

Ma niente paura: gli olandesi hanno pensato a tutto e hanno realizzato a Lisse un giardino fiorito di 32 ettari (cioè immenso) per permettere ai visitatori di ammirare (questa volta veramente) da metà marzo a maggio oltre 6 milioni di fiori. Questo parco si chiama Keukenhof, e merita una intera giornata per essere visitato. Ci sono grandi aiuole di tulipani di tutti i colori, narcisi, giacinti; serre con orchidee e tante altre piante. Il tutto in un contesto paesaggistico è notevole con laghetti, isole, ponticelli, collinette, ecc.dsc_4437

Il secondo emblema dell’Olanda sono i mulini a vento. Se ne trovano in tutto il paese; i luoghi probabilmente più iconici sono i mulini di Kinderdijk (vicino a Rotterdam) e di Zaanse Schans (a nord di Amsterdam). Noi abbiamo visitato i mulini di Kinderdijk perché dalla lettura dei diari di viaggio ci sono sembrati i più spettacolari e con meno turisti. Qui si trovano 19 mulini a vento disposti lungo dei canali percorribili sulle mitiche piste ciclabili olandesi. Su alcuni siti internet abbiamo letto che a Kinderdijk vi è la maggior concentrazione di mulini a vento dell’intera Olanda; precisamente in nessuna parte del mondo si trovano tanti mulini a vento come qui.

Dove vedere i tulipani

Per chi voglia vedere i tulipani ci sono una serie di opzioni.

La prima opzione è andare nella Bollenstreek. La Bollenstreek viene definita nella letteratura turistica come la principale area di produzione di bulbi di tulipani dei Paesi Bassi. La Bollenstreek è una striscia di terreno di 30 km da Harleem a Leida. Se vi si arriva nella stagione giusta, tutti consigliano di percorrere in auto o in bicicletta le stradine che attraversano i campi di tulipani. Ci sarebbe piaciuto farlo anche noi, ma essendo arrivati troppo tardi (ultima settimana di aprile) abbiamo dovuto rinunciarvi perché i tulipani erano già stati raccolti. Comunque, i vari posti che noleggiano bici e l’ufficio turistico di Lisse distribuiscono cartine con percorsi di varie lunghezze.

Avendo visitato qualche anno or sono Euroflora di Genova, ci sembra interessante provare ad assistere, almeno una volta (noi non ci siamo riusciti) alla più grande asta di fiori al mondo, nella Flora Holland ad Aalsmer. Maggiori info si recepiscono sul sito http://www.royalfloraholland.com.

La capitale dei tulipani sembra essere Lisse (che si trova ovviamente nella Bollenstreek), dato che:

  • si trova il Museum de Zwarte Tulp (Museo del tulipano nero) che illustra la storia e il ciclo di vita dei tulipani;
  • a Lisse alla fine di aprile passa una parata di carri decorati con i fiori detta Bloemen Corso;
  • sempre vicino a Lisse si trova il Keukenhof, il grande giardino fiorito con oltre 6 milioni di bulbi, aperto da metà marzo a metà maggio.

dsc_4477In definitiva, la scelta migliore per vedere i tulipani e tanti altri tipi di fiori è andare al parco di Keuhenhof, dato che è stato ideato proprio per “mostrare” i tulipani, senza avere i problemi che hanno i coltivatori che devono reciderli nel momento giusto per poi commercializzarli. E’ importante sottolineare come il Keuhenhof non sia una fiera, ma un vero e proprio parco (tipo parco Sigurtà) con centinaia di specie di piante, 2500 alberi, un lago con isole, canali, fontane, l’immancabile mulino a vento, sculture, punti di ristoro, spiegazioni da parte degli esperti, ecc. Ci vuole quindi una giornata per godersi in pieno la visita.

Keukenhof si raggiunge facilmente in auto o con i mezzi pubblici; dista circa mezz’ora da Amsterdam.

dsc_4410

Dove vedere i mulini

Come anticipato dalle guide turistiche consultate i posti classici per vedere i mulini a vento sono Zaanse Schans e Kinderdijk (peraltro, poi se ne trovano ovunque). Noi abbiamo scelto di visitare Kinderdijk perché dalla lettura dei diari di viaggio ci è sembrato il posto più interessante e autentico.

I mulini di Kinderdijk si trovano nei pressi di Alblasserdam, vicino a Rotterdam. Sono diventati patrimonio dell’UNESCO, e ciò è significativo della loro rilevanza storico-culturale-turistica. Sono la base ideale per:

  • vedere decine di mulini all’esterno,
  • visitarne uno all’interno, per comprendere non solo il funzionamento, ma soprattutto le funzioni e avere una risposta all’amletico quesito: perché sono ne sono stati fatti così tanti in Olanda?
  • Fare bellissime passeggiate o escursioni in bicicletta lungo i canali e le sviluppatissime piste ciclabili della zona.

mulini-1

Il nostro viaggio

Siamo stati in Olanda a vedere i I tulipani e mulini unendo i ponti lavorativi del 25 aprile e del primo maggio (25 aprile –  5 maggio 2014).

Essendo il viaggio molto lungo e avendo bambini piccoli abbiamo fatto molte pause sia all’andata che al ritorno; in particolare, ci siamo fermati a Maastricht, Colonia e al parco giochi di Ravensburg.

Abbiamo portato le biciclette, e abbiamo fatto bene, dato che in Olanda ci sono migliaia di chilometri di piste ciclabili.

Partendo (e tornando) da Treviso – con passaggio per Ferrara al fine di partecipare ad una festa a sorpresa per il compleanno di un collega – abbiamo percorso 3.110 km alla media di 66 km/h; speso € 151 per musei e attrazioni varie.

dsc_4465

 Festa a Ferrara – Giorno 1

A pranzo siamo andati all’agriturismo Lama di Valle Rosa (San Martino – Ferrara) dove abbiamo partecipato alla festa a sorpresa organizzata dalla moglie di un mio collega; quest’ultimo, infatti, proprio il XXV Aprile ha compiuto 40 anni.

Siamo partiti da Ferrara alle 17:00 e siamo arrivati a Vipiteno verso le 22:30. Abbiamo pernottato nell’area di sosta subito dopo il casello autostradale (speso €12).

 Trasferimento – Giorno 2

L’intera giornata è stata dedicata al trasferito al trasferimento siamo partiti verso le 9:00 da Vipiteno e dopo aver guidato 700 chilometri ci siamo fermati a Colonia per dormire in un’area di servizio dell’autostrada che erano ormai le 22:30.

 Alblasserdam – Giorno 3

Il primo pomeriggio siamo arrivati a Alblasserdam, base per la visita dei mulini (244 km da Colonia, 30 km da Rotterdam).

L’area attrezzata nel porto di Alblasserdam era occupata (N51°51,675′ E4°39,404′). Così abbiamo parcheggiato (e pernottato) in un grande parcheggio gratuito sempre nei pressi del porto. Non si tratta dell’area attrezzata ufficiale del paese, però vi erano tanti altri camper parcheggiati e così abbiamo trascorso una serena serata.

Abbiamo trascorso il pomeriggio a visitare il paesino e a percorrere in lungo e largo le piste ciclabili che lo attraversano. Alblasserdam non ha un luogo turistico degno di particolare menzione;  le case a schiera, le ville più o meno grandi, i giardini e parchi pubblici con laghetti, cigni, e animali vari (tutti manutenuti in modo esemplare), hanno tuttavia reso estremamente piacevole il vagare in bici senza una particolare meta.

 Mulini di Kinderdijk – Giorno 4

Lunedì 28 aprile siamo andati a visitare i mulini di Kinderdijk, che distano pochi chilometri dal centro di Alblasserdam.

Il Polo Museale (rectius: dove ci trova la più alta concentrazione di mulini) si può raggiungere tranquillamente in bicicletta lungo le incantevoli e innumerevoli piste ciclabili. Noi la mattina ci siamo mossi con il camper; dal Porto di Alblasserdam sono pochi chilometri, ma poi abbiamo dovuto faticare non poco a trovare parcheggio.  Avremmo fatto prima ad andare direttamente in bicicletta; invero, tale opzione era stata inizialmente considerata, per poi venire scartata in considerazione del fatto che Giulia stava imparando ad andare in bicicletta proprio in quei giorni e non era in grado di percorrere la decina di chilometri che separano (tra andata e ritorno) i due luoghi in parola.

Dopo aver trascorso un paio di giorni ad esplorare il territorio, riteniamo quindi di consigliare di partire in bicicletta da Alblasserdam per puntare verso le pista ciclabile che corre nel parco lungo la sponda del canale Middle Wetering (bellissime case con grandi vetrate, circondate da laghetti e aiuole), per poi girare a destra in via Molenkad; a questo punto sei già nel parco museale (percorso segnato con x nella cartina).

cartina

Va precisato che è difficile descrivere e definire il Polo Museale che ci interessa; infatti, in quello che potremmo definire il visitor center (che si trova all’interno della ex Stazione di Pompaggio Wisboom) c’è biglietteria, un bar, un book-shop, bancarelle che vendono souvenir, e un museo che spiega perché sono stati costruiti i mulini. Ma il pezzo forte è la passeggiata che costeggia il canale dove si incontrano i mulini. E la cosa interessante è che se le suddette infrastrutture chiudono, il parco rimane aperto tutto l’anno, nel senso che si può passeggiare lungo il canale e ammirare i mulini dall’esterno.

Noi abbiamo percorso dapprima in bici, e poi a piedi (per eccesso di persone), il sentiero che costeggia il canale e scattato le ovvie foto ai mulini. Siamo anche entrati a visitare il mulino trasformato in museo (abbiamo pagato € 6,5 a testa – solo gli adulti). La visita dell’interno del mulino è stata estremamente interessante perché consente di conoscere la struttura architettonica del mulino e le condizioni in cui vivevano gli olandesi quando i Mulini sono stati costruiti.

Abbiamo così imparato che i mulini a vento sono nati per controllare il livello dell’acqua nel polder;  in particolare i mulini sono stati costruiti per scaricare l’acqua dal polder e farla  riversare nel vicino fiume Lek; le pale del mulino servivano quindi a trasmettere la forza del vento su grande ruota su grandi ruote che spingevano l’acqua verso il fiume; lavoro che oggi viene svolto da pompe meccaniche.

In via Molenkade (quindi relativamente distanti dal visitor center), abbiamo forse incontrato i luoghi migliori per scattare una fotografia, se non altro perché erano pratricamente spariti i grupponi di turisti giapponesi. Qui siamo rimasti incantati ad ammirare – curiosare un paio di mulini tutt’ora abitati da privati.

La sera siamo tornati nel parcheggio di Alblasserdam, dove pernottato vicino a un camper di italiani.mulini-3

 Leida – Giorno 5

Dopo aver visitato i mulini ci siamo spostati a Leida (Leiden in olandese; circa 60 km da Alblasserdam).

La cittadina è famosa – e merita di essere visitata:

  • perché sede dell’università più antica dei Paesi Bassi, fondata nel 1575. La vita universitaria è ancora notevole, con il corollario di studenti, bar, musei e altri luoghi di aggregazione giovanile;
  • Ha un bel centro storico, che si può visitare con una tranquilla passeggiata di un paio d’ore (anche qui non manca un mulino, molto fotogenico e in pieno centro);
  • per il giardino botanico, considerato il più antico orto botanico dei Paesi Bassi, e uno dei più antichi del mondo (52°09′22″; 4°29′03″). Per visitare Il Giardino Botanico ci vogliono un paio d’ore. La collezione di piante tropicali è stata molto interessante, ma ancora di più è stata la parte esterna con aiuole con fiori di tutti i colori e con un primo assaggio di tulipani.

Abbiamo parcheggiato e pernottato a Leida, nel parcheggio pubblico vicino all’ingresso del centro storico (N 52°09,452′ E4°28,743′), tranquillamente raggiungibile a piedi. Per la sosta abbiamo speso € 12,00.

Giardini di Keukenhof – Giorno 6

Mercoledì 30 aprile siamo andati a Lisse per fare una escursione in bici lungo i campi dei tulipani.  Essendo arrivati troppo tardi (i tulipani erano già stati raccolti perchè la stagione è stata calda) siamo andati a vedere i giardini di Keukenhof .

Per essere del tutto sinceri, le letture fatte in Italia in preparazione del viaggio non ci avevano fatto comprendere quanto fosse bello, e in definitiva fondamentale per il turista, medio il giardino di Keukenhof. Abbiamo quindi parcheggiato il mezzo (pagando € 6) e comprato i biglietti per il parco (€ 37,50 di biglietti per l’intera famiglia). C’era un misto di seccatura per non aver visto i tulipani nei campi e di preoccupazione; specificatamente avevamo il timore di ripetere l’esperienza del giorno precedente allorché eravamo stati a visitare il Giardino Botanico di Leida.

dsc_4456

Invece, appena entrati nel giardino di Keukenhof ci siamo resi conto che i nostri timori erano completamente infondati. Il parco Keukenhof è un capolavoro: è gigantesco, con milioni di fiori di tutti i colori; ci sono laghetti, serre, isole, attrazioni varie che lo rendono paragonabile a un vero e proprio parco a tema.

Come anticipato, è necessario spendere un’intera giornata per apprezzare in pieno il parco. È una di quelle esperienze che rimangono per tutta la vita.

Non potendo trascorrere la notte nel parcheggio, abbiamo dormito lungo una stradina nei pressi del parco, insieme ad altre decine di camper.

dsc_4477

Maastricht – Giorno 7

La mattina di giovedì 1 maggio è stata trascorsa nel fare il trasferimento da Lisse a Maastricht (235 km)

Abbiamo parcheggiato nel primo posto libero che, con estrema difficoltà, abbiamo trovato. Il pomeriggio è stato così dedicato alla visita del centro storico.

La cittadina è carina e forse anche perché era il primo maggio,  piena di gente;  nel strade più strette è stato addirittura difficile passare con il passeggino. Abbiamo seguito il percorso consigliato dalla nostra guida turistica (Mondadori), passando per:

20140501_161806– lo Stadhuis, cioè il Municipio che è stato sul Markt (piazza del mercato). Viene definito come un capolavoro di Pieter Post dei Paesi Bassi;

– il cd. cimitero (Vrijthof), che oggi è una grande piazza circondata da edifici storici e di grande pregio architettonico come la Generalhuis ( Palazzo  neo classico costruito nel 1809) e il In den Ouden Vogelstrys (vivace e famoso locale)

– le strette vie del centro con piene di ristoranti e caffè, dove ci si poteva tranquillamente fermare anche sui tavolini all’aperto, complice il bel tempo primaverile.

La cosa più interessante è stata però la Bookstore Dominicanen (Dominikanerkerkstraat 1). Il luogo è molto particolare poiché è stata inaugurata una libreria all’interno (o meglio: al posto ) di un’antica chiesa. All’interno ci sono tre piani molto suggestivi, con un allestimento ottimamente curato dallo studio di architetti Merkx+Girod.  Merita sicuramente una visita perché questa libreria è in tutte le classifiche sulle migliori librerie al mondo e nel 2007 il progetto si è aggiudicato il “Lensvelt de Architect 2007”- importante riconoscimento olandese per il design di interni.

20140501_16293320140501_162953

La sera siamo andati a Colonia, dove abbiamo pernottato nell’Area Attrezzata per camper di via An der Schanz, 50735 Köln (50.962539, 6.986255). L’area attrezzata è in un posto molto bello, lungo il fiume Reno, a circa 1 km dalla cattedrale di Colonia. Il centro e la sua gigantesca cattedrale si possono raggiungere passeggiando lungo la ciclabile che costeggia il Reno.20140503_112128

 Colonia – Giorno 8

Il programma iniziale prevedeva una rapida visita della cattedrale di Colonia per poi ripartire verso sud. L’organizzazione infrastrutturale tedesca ci ha però fatto cambiare idea, poiché alla fine abbiamo deciso di trascorrere l’intera giornata a pedalare lungo le piste ciclabili che costeggiano il Reno.

La principale attrattiva turistica di Colonia è la sua cattedrale (Koelner Dom). E’ la chiesa più grande dell’intera Germania, ma a vederla non sembra così massiccia grazie alle sue numerose guglie che  le conferiscono una sensazione di leggerezza (è in stile gotico, con due altissime guglie).

Seguendo i consigli delle nostre guide turistiche, abbiamo dapprima fatto il giro della cattedrale per poterne apprezzare le dimensioni e maestosità.

Siamo poi entrati nella chiesa per ammirare le altissime navate; le vetrate colorate; il coro; il crocifisso di Gerone.

20140503_095835Il solo Raffaele è infine salito sulla torre meridionale, dalla cui sommità c’è una vista mozzafiato; ma non si tratta di semplicemente di un modo di dire metaforico, ove solo si consideri che la terrazza belvedere è a 95 metri, che si raggiungono salendo 509 scalini (prima della costruzione della Torre Eiffel era la costruzione più alta d’Europa). Sempre sulla torre meridionale c’è un’altra attrattiva, e cioè la Campana di Pietro, che pesa 24 tonnellate ed è la campana funzionante più grande del mondo.

Il resto del centro di Colonia non ci è sembrato particolarmente spettacolare, pertanto non ve ne diamo conto.

Come anticipato, il resto della giornata è stato trascorso per fare giri in bici lungo la ciclabile del Reno; la parte inferiore della fascia ripariale richiede una MTB in quanto è sterrato con sentieri single track molto divertenti.

La notte è stata trascorsa sempre nell’Area Attrezzata per camper di via An der Schanz, 50735 Köln (50.962539, 6.986255).

Trasferimento – Giorno 9

La mattina abbiamo fatto camper service e un altro giro in bicicletta verso il centro di Colonia.

Nel pomeriggio abbiamo percorso i 536 km che separano Colonia dal parco a tema di Ravensburg, dove siamo arrivati in serata (Ravensburger Spieleland, Am Hangenwald 1, 88074 Meckenbeuren, Germania). Per € 10 abbiamo pernottato nel tranquillo parcheggio del Parco.

Ravensburger Spieleland – Giorno 10 

L’intera giornata è stata dedicata al divertimento all’interno del parco giochi, creato dalla società che commercializza i famosi puzzle e giochi da tavolo.

Il Ravensburger Spieleland è pensato appositamente per bambini dai 2 ai 12 anni e quindi offre oltre 60 attrazioni adatte a chi ha i bambini piccoli.

La giornata nel parco giochi è quindi stata molto interessante e divertente per i bambini, un po’ meno per il portafoglio del papà (€ 80,50).

Rientro a casa – Giorno 11

L’ultimo giorno è stato dedicato al rientro a Treviso attraversando l’Austria, il passo del Brennero, Bolzano, e Trento.

Giudizio finale

Le cose migliori sono sicuramente stati il giardino di Keukenhof e i mulini di Kinderdijk. In quest’ultimo luogo ci piacerebbe tornare per provare i percorsi di cicloturismo di maggiore lunghezza che  in questa occasione non abbiamo potuto sperimentare avendo tre bambini ancora molto piccoli.

 


3 risposte a "Mulini e tulipani in Olanda"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...