Cosa vedere a Modena
Il 19 e 20 gennaio 2019 abbiamo fatto (2 adulti + 3 bambini) la prima gita con il nuovo camper andando a Modena, per trovare una coppia di amici che di recente ha avuto una bellissima bambina (4 mesi).
E’ stata anche l’occasione di visitare Modena, cosa mai fatta in precedenza.
Dopo una veloce ricerca su internet è emerso che le cose di maggiore interesse per il turista sono:
- Torre del Ghirlandaio
- Piazza Grande e il Duomo
- Palazzo Comunale
- Il Mercato Albinelli, a pochi minuti a piedi dal Duomo. Si tratta di uno dei mercati storici meglio conservati in Italia, tanto da essere riconosciuto come luogo di interesse nazionale. Bisogna visitarlo la mattina, quando ci sono i commercianti all’opera. Noi per motivi di tempo non siamo riusciti a visitarlo
- Passeggiata in centro con visita veloce di Palazzo Ducale
- Museo Enzo Ferrari
- Museo Ferrari di Maranello
- Museo delle figurine Panini. Anticipo che abbiamo saltato la visita di questo museo per motivi di tempo. Sembra però interessante in quanto c’è una collezione che riunisce, oltre alle figurine più classiche, anche stampe antiche, calendari o scatole dei fiammiferi stampate. Gli espositori sono dei grandi album da sfogliare e tutto qui ha un’atmosfera magica, sospesa tra sogno e realtà, tra passato e futuro. Da qualche parte ho letto che la visita di questo museo rappresenta un momento di cultura e svago allo stesso tempo: tra calciatori e personaggio dei cartoni animati, è possibile ripercorrere la storia italiana
- Casa Museo Luciano Pavarotti, in via Stradello Nava 6, Modena (quindi non in centro)
Parcheggio di Piazzale Novipark
Abbiamo parcheggiato nel grande parcheggio pubblico del P.le Novipark, a ridosso del Parco Novi Sad, ad un prezzo di € 1/ora.
Si tratta di un grande parcheggio interrato, ma ci sono anche molti posti in superfice, ideali per chi si muove con il camper dato che quasi a ridosso della zona a traffico limitato di Modena.
Trattoria Redecocca
Attraversato il Parco Novi Sad ci siamo diretti a piedi verso il centro, dove abbiamo pranzato con il nostro amico, sua moglie e con la neonata.
Ha organizzato tutto il mio amico, che è un buongustaio e persona che non sbaglia in questa materia. Ci ha portato alla Trattoria Redecocca (in Piazzale Redecocca 8, Modena), e anche questa volta non ci ha deluso. Infatti, il ristorante è semplice, con personale simpatico e competente. E abbiamo mangiato benissimo. Abbiamo ordinato il tris di primi fatti in casa, oltre agli affettati con gnocco fritto e tigella.
Gnocco fritto e tigella sono stati portati in grandissima quantità, che noi non abbiamo sprecato dato che l’oste, finiti i salumi, ci ha portato un cesto di porzioni monodose di nutella che noi abbiamo ovviamente spalmato sulla tigella (e il sottoscritto sullo gnocco fritto).
Piazza Grande
Dopo pranzo abbiamo fatto una passeggiata nel centro storico di Modena, soffermandoci in Piazza Grande, che rappresenta il cuore della città, punto di ritrovo non solo per i cittadini di Modena (vi si affaccia infatti sia il Duomo che il Palazzo Comunale), ma anche per i turisti.
Piazza Grande è circondata da raffinati edifici seicenteschi oltre che dal Duomo, con bar e boutique. Sotto i portici del Palazzo Comunale c’è anche l’ufficio informazioni turistiche.
La Torre della Ghirlandina
Su Piazza Grande si affaccia anche iI simbolo architettonico di Modena, e cioè la Torre della Ghirlandina. Il campanile/torre è alto 89 metri, domina sui tetti ed è un must per chi visita la città.
L’ingresso è costato € 3 per gli adulti, ed € 2 per i bambini. A questi ultimi è stato consegnato il “Ghirlandiamo”, cioè un opuscolo per farli giocare ad una caccia al tesoro mentre si sale la torre, cercando una serie di indizi, che altro non sono che punti di interesse o particolari della Torre. Alla fine il Ghirlandiamo è risultato interessante anche per gli adulti, dato che ha rappresentato una semplice, ma efficace guida turistica.
Abbiamo così appreso che la costruzione della Torre iniziò nel 1099 e il nome originario era Torre di San Gemignano. Poi i modenesi, volendo fare a gara con i Bolognesi per la torre più alta, la sopraelevarono aggiungendo una punta; da allora si chiamò Ghirlandaia, perché i balconi in cima sembrano due ghirlande.
Dopo pochi scalini si apre una stanza che contiene una replica della Secchia Rapita, cioè un secchio che i modenesi hanno rubato ai bolognesi nel rinascimento e che da secoli rappresenta il simbolo della rivalità tra Bologna e Modena, ed è ovviamente fonte di orgoglio per i modenesi.
Saliti circa 200 gradini, si arriva nel punto più alto accessibile per i visitatori, ancorché si sia solo a circa metà dell’altezza complessiva della Torre. Si può comunque ammirare un bellissimo panorama: Piazza Grande e il Duomo, il Palazzo Comunale, l’Accademia Militare, ecc.
Il Palazzo Comunale
Scesi dalla Torre del Ghirlandaio ci siamo diretti al Palazzo Comunale, per andare a visitare il piano nobile dove ci sono quattro stanze che si possono visitare gratuitamente e sono di interesse per il turista in quanto affrescate e di valore storico.
Nella prima sala si incontra la Secchia Rapita originale, cioè il secchio che secondo la tradizione fu rubato ai bolognesi ed esposto dai modenesi come simbolo della loro rivalità (quello nella Torre della Ghirlandaia è infatti una replica).
Si può poi visitare la Sala del Fuoco con gli affreschi di Nicolò dell’Abate, la seicentesca Sala del Vecchio Consiglio, e la Sala degli Arazzi.
Per visitare tutto con calma è sufficiente una decina di minuti. Come anticipato è una visita gratuita e che consiglio in quanto impreziosisce un giro nel centro di Modena.
Avendo più tempo, è anche possibile visitare l’acetaia comunale, con una visita guidata che è possibile prenotare nell’ufficio informazioni turistiche che si trova al piano terra del Palazzo Comunale.
Passeggiata in centro verso il Palazzo Ducale
Terminata la veloce visita del Palazzo Comunale ci siamo incamminati lungo le vie dello shopping modenese (via Scudari, via Emilia, via Farini) tra palazzi, portici, negozi.
Siamo quindi arrivati in piazza Roma, dove ammiriamo il Palazzo Ducale, un tempo dimora degli Estensi, oggi Accademia Militare dell’Esercito e dei Carabinieri.
Piazza Roma era alquanto animata in quanto c’era una pista da pattinaggio su ghiaccio, con musica e tanti giovani.
Tuttavia, la cosa che abbiamo trovato più singolare in questa passeggiata è stato vedere i cadetti in libera uscita in alte uniformi militari oppure belli eleganti, con abito completo, cravatta scura e cappottino.
Del Palazzo Ducale si può visitare liberamente solo l’atrio, dove si trovano steli commemorative. Ho letto che su prenotazione si può accedere ad altre sale, ma non saprei dire quanto sia interessante.
Pernottamento nell’area sosta camper di Fiorano Modenese
Per la notte ci siamo spostati verso Fiorano, dove abbiamo sostato nella area sosta per camper “Terra dei Motori”, ben segnalata lungo la viabilità ordinaria (e comunque recensita in google maps. Per la cronaca di trova in Via Cameazzo, 6, 41042 Fiorano Modenese).
L’area è stata scelta in quanto vicino al museo Ferrari di Maranello, che avevamo in programma di visitare l’indomani.
Per accedere è necessario digitare un codice numerico che viene fornito telefonando ai numeri di cellulare indicati all’ingresso.
Con nostra piacevole sorpresa, il gestore dell’area sosta non solo ci ha prontamente dato i codici per l’ingresso, ma ci ha informato che il pernottamento è gratuito.
Consiglio di appuntarsi il codice perché serve anche per uscire.
L’area sosta è interamente recintata.
All’interno del recinto c’è un giardinetto con giochi per bambini e barbecue.
C’è possibilità di allaccio alla corrente elettrica e carico e scarico acqua.
L’area sosta è gestita dal locale camper club, che lì vicino ha la propria sede associativa.
La notte è stata tranquilla e silenziosa in quanto la vicina strada provinciale non è molto trafficata.
La sera del nostro pernottamento nel vicino locale, sede della associazione, c’è stata la proiezione di un film documentario di una famiglia che ha attraversato con il proprio camper il Canada per andare a trovare i parenti ivi emigrati.
Museo Ferrari Maranello
Va preliminarmente precisato che nel modenese ci sono due musei dedicati al mondo Ferrari:
– il primo si trova grosso modo nel centro di Modena ed è incentrato sulla figura di Enzo Ferrari. Il visitatore potrà quindi ripercorrere la vita del fondatore attraverso filmati, foto e gli oggetti più disparati;
– il secondo si trova a Maranello (circa 30 minuti di auto dal centro di Modena), ed è più incentrato sulle auto.
La domenica mattina, di buona ora, siamo andati a visitare il Museo Ferrari di Maranello, in Via Alfredo Dino Ferrari, 43, 41053 Maranello.
Essendo arrivati presto abbiamo potuto parcheggiare il camper nel parcheggio pubblico proprio di fronte all’ingresso del Museo (se non ricordo male, al prezzo di € 1/ora).
Alle 9.30 siamo stati i primi a fare il biglietto, che è costato la bellezza di € 17 per gli adulti, ed € 7 per i bambini.
La struttura è avveniristica. Ci sono decine di sale in cui sono esposte automobili Ferrari da turismo: dai primi modelli passando per la F40 alle ultime supercar stradali.
La sala che sia il sottoscritto sia mio figlio Tommaso abbiamo trovato più affascinante è quella dedicata alla Formula 1. C’è una teca in cui sono esposti tutti i modellini delle automobili di F1. In una seconda teca c’è il casco, e il modellino dell’auto dei piloti Ferrari che hanno vinto il titolo di campione del mondo. E infine sono esposte quasi una decina di automobili di F1. A gennaio 2019 c’erano solo le automobili guidate da Michael Schumacher, per celebrare “i 50 anni del ferrarista più vittorioso della storia”.
Finita l’esibizione delle automobili ci sono alcuni simulatori di guida che si possono provare a pagamento, oltre ad uno shop dedicato al merchandising Ferrari.
Cose da visitare la prossima volta
Avendo a disposizione altre 24 ore, si potrebbe tornare nel modenese e completare la visita. In particolare, le cose da vedere e fare sono
- visitare il museo delle figurine
- visitare l’acetaia comunale
- visitare Vignola, famosa per la produzione delle ciliegie, per la sua Rocca e per le piste ciclabili
- mi piacerebbe, infine, tornare a Maranello per affittare e guidare una Ferrari (magari nel circuito di Fiorano).
Sosta in camper
Qui di seguito una serie di appunti su dove pernottare con il camper, con la precisione che talora trattasi di informazioni apprese dai vari siti internet consultati nel preparare il week end modenese, ma non sperimentati di persona.
- in più siti internet si indica la sosta presso il parcheggio comunale, vicino allo stadio, ma risulta sconsigliata la sosta notturna per la frequentazione poco raccomandabile. Ci sono passato, e mai mi sarei sognato di trascorrervi la notte;
- teoricamente si potrebbe pernottare anche nel Parcheggio di Piazzale Novipark, posto che la notte il parcheggio è gratuito. Per qualche secondo ci ho anche pensato, anche perché la notte è gratuito. Abbiamo però deciso di lasciare perdere perché ci è sembrato un posto poco sicuro;
- la più consigliata nei vari forum è l’Area di sosta del Camper Club Mutina. (Str. Collegarola, 84/1, 41126 Modena). Personalmente non ci sono stato, ma risulta essere recintata, con servizio bombole GPL, con vari servizi, a 600 mt. piste ciclabili per centro storico e paesi limitrofi (Vignola 20 Km.);
- Area di sosta del Caravan Camping Club Modena (305/2, Strada Pomposiana, Modena, MO 41123);
- Infine c’è l’area sosta per camper “Terra dei Motori”, in Via Cameazzo, 6, 41042 Fiorano Modenese, che è quella che ci ha effettivamente ospitato.
2 risposte a "Modena in 24 ore"