Trekking nella Riserva dello Zingaro

Il 4 gennaio 2023, durante le nostre vacanze natalizie in Sicilia, abbiamo trascorso l’intera giornata facendo trekking nella natura, nella Riserva dello Zingaro. Questo parco naturale offre 3 percorsi più o meno difficoltosi. Noi abbiamo scelto il sentiero costiero, il più breve.

Qui i dati tecnici della escursione lungo il sentiero costiero della Riserva Naturale dello Zingaro:

Lunghezza: 14 km (a/r)

Dislivello: 500 metri in salita

Durata: 4 ore (a/r), oltre alle soste

Punto di partenza: esistono due entrate principali: lato Nord, a qualche chilometro da San Vito Lo Capo, e lato Sud da Scopello

Tipologia di escursione: andata e ritorno lungo lo stesso sentiero

Punti di interesse: trekking di montagna con vista mare; presenza di musei; possibilità di rinfrescarsi facendo il bagno in una delle tante calette.

Siamo partiti per la nostra escursione dall’ingresso sud, quello di Scopello (avendo pernottato in camper nell’ampio e tranquillo parcheggio).

Dopo aver pagato un modesto biglietto di ingresso (mi pare euro 5 ad adulto), si inizia a camminare su una strada carrabile. Dopo un centinaio di metri si incontra una galleria.

Qui è d’obbligo fermarsi per leggere il cartello in legno, che spiega la storia di questo luogo: era prevista la costruzione di una strada, che è stata bloccata da manifestazioni popolari a tutela del paesaggio. Invece della strada, è stato istituito il primo parco naturale siciliano.

La camminata prosegue lungo un vero e proprio sentiero, come quelli che si trovano nelle Dolomiti.

Il paesaggio però è diverso da quello a cui siamo abituati: diversa è innanzitutto la vegetazione, caratterizzata da macchia bassa, ginestre e timo, mandorli, frassini, carrubi.

Diversa è soprattutto la circostanza che da un lato si vede la montagna, ma dall’altro si vede il mare, con i suoi cangevoli colori.

Dal sentiero si vedono numerose calette e spiagge, antichi borghi composti da 4-5 abitazioni, nonché aree attrezzate per i pic-nic (a gennaio vuoti, ma immagino pieni in estate).

Nella Riserva Naturale dello Zingaro ci sono anche diverse grotte; da quello che ho capito, per visitarle è necessario avvalersi di una guida speleologica; solo una era proprio lungo il sentiero costiero, poco prima del Museo della Civiltà Contadina.

Per completezza va precisato che lungo il sentiero ci sono 5 musei, tutti gratuiti. A nostro avviso meritano menzione il Museo della Civiltà Contadina, che espone i reperti e la storia della lavorazione del grano: ci sono testimonianze del ciclo del grano, aratri, falci e bisacce. 

Ancora più interessante abbiamo trovato il Museo delle attività marinare, che si trova nei pressi della entrata nord della Riserva. E’ importante perché ci sono articoli di giornali e altri reperti che raccontano la storia della sollevazione popolare che ha portato al blocco della costruzione della strada e alla istituzione della riserva naturale.

Gran parte del museo è però dedicato alla arte marinara e alla pesca dei tonni. Interessantissima è stata la fedele riproduzione in scala di una tonnara, che il giorno prima nella Tonnara di Scopello ci avevano spiegato in 2D.

Vicino al Museo delle attività marinare c’è una spiaggia dove ci siamo fermati a riposare per mezz’ora, prima di intraprendere il viaggio di rientro. Siamo entrati con i piedi nell’acqua, ma era gelida. Il posto però era bellissimo perché l’acqua era limpida e cristallina, e i lisci ciottoli bianchi consentivano di sdraiarsi comodamente anche senza avere l’attrezzatura da spiaggia.

Dopo aver riposato e fatto merenda, siamo velocemente tornati all’ingresso Sud, che abbiamo raggiunto subito dopo le 13.

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Nella Riserva dello Zingaro ci sono tre sentieri:

a) Il sentiero costiero è il più semplice, ed è quello che abbiamo fatto noi. Come detto è lungo circa 7 km, percorribili in due ore (solo andata);

b) Il percorso di mezza costa ha una durata di circa 4 ore per un tragitto di 8,5 km; ho letto che è il più panoramico perché sale di quota; inoltre raggiunge il Borgo Cusenza e Contrada Sughero;

c) Il sentiero alto è il più impegnativo, dato che è lungo 17 km per un tragitto di circa 7 ore (sola andata). Raggiunge le cime di Monte Passo del Lupo(868 mt), Monte Speziale (914) e Monte Scardina (680).

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Dopo aver pranzato in camper, siamo andati a visitare Castellammare del Golfo, dove abbiamo pernottato nella area sosta Play Time (per la recensione, clicca QUI).

Per tornare al programma del giro della Sicilia in inverno, con i link ai vari articoli e soste, clicca QUI.


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