Martedì 25 luglio 2023, durante il nostro on the road in California siamo andati a visitare il penitenziario di Alcatraz.

La visita era stata acquistata un paio di settimane prima di partire, vista la grande affluenza a questa attrazione storico-turistica (in alta stagione, bisogna prenotare con almeno 15 giorni di anticipo sul sito www.alcatraztickets.com). Il biglietto comprende il trasferimento in battello, la visita dell’isola e l’ingresso nel più famoso carcere del mondo.
L’isola di Acatraz ha ospitato il primo faro negli Stati Uniti occidentali, ma è diventata famosa perché è diventata un penitenziario federale dal 1934 al 1963, ospitando famosi detenuti come Al Capone e George “Machine Gun” Kelly.

Si raggiunge con un battello che parte dal Pier 33. Il trasferimento consente anche di ammirare lo skyline di San Francisco.

Appena sbarcati sull’isola ci si rende conto che Alcatraz non è solo il carcere, ma un piccolo paesino; infatti il penitenziario costituisce solo una parte degli edifici presenti nell’isola, dato che ci sono anche, tra le altre cose, la casa del direttore, l’obitorio, le scuole e le case per le famiglie delle guardie carcerarie.

Il penitenziario vero e proprio si trova sul punto più alto dell’isola e si può raggiungere con una passeggiata di circa 10 minuti (oppure con una navetta per chi ha problemi di deambulazione).
La camminata è tutt’altro che noiosa in quanto si visitano gli altri edifici non carcerari dell’isola. Questo significa che alla fine abbiamo impiegato quasi un’ora a raggiungere l’ingresso delle penitenziario.

La visita all’isola ovviamente vede il suo momento più importante quando si entra nel carcere, dove i visitatori possono vedere come vivevano i prigionieri. Anche se gli ultimi detenuti sono stati trasferiti fuori dall’isola nel 1963, il blocco principale della prigione, con le sue sbarre d’acciaio, le celle claustrofobiche (9 x 5 piedi), la sala mensa, la biblioteca e i “buchi neri”, sono ancora intatti.

Il carcere era famoso per le sue rigide regole e perché era impossibile evadere. Venivano mandati ad Alcatraz i detenuti molto pericolosi o quelli che avevano già tentato la fuga da altri penitenziari.


Significativo è il cartello all’ingresso del carcere secondo cui
infrangi le regole, e vai in prigione,
infrangi le regole della prigione, e vai ad Alcatraz

Alcatraz è decisamente interessante, ma a mia moglie e ai bambini ha impressionato maggiormente il Wyoming State Prison che avevamo visitato l’anno scorso (clicca QUI per il racconto, qui sotto la foto della camera a gas di questa angosciante Frontier Prison, utilizzata fino a qualche anno fa).

Tornati a San Francisco, siamo andati a pranzare nel Pier 39, cioè un centro commerciale a cielo aperto, costruito su un molo in legno. Il molo è situato nella parte centrale del distretto di Fisherman’s Wharf.

La struttura ospita numerosi negozi e ristoranti, spettacoli di strada, una sala video con proiezioni in realtà virtuale tridimensionali, un centro di studio dei mammiferi marini.

Dal Pier 39 si possono vedere anche i leoni marini della California sdraiati sui pontili appositamente costruiti per loro per non interferire con le attività portuali tutt’intorno al Pier 39 (i leoni marini iniziarono a farsi notare sul K-Dock del Pier 39 poco dopo il terremoto nell’ottobre 1989, e ora sono una delle principali attrazioni di San Francisco, soprattutto per i bambini europei).


Dopo pranzo siamo andati alla Levi’s Plaza 1, sede della famosa azienda di jeans, dove nel 2019 c’era un negozio con una interessante teca espositiva dei modelli che hanno fatto la storia della Levi’s.

Purtroppo il negozio è stato chiuso, e quindi ci siamo limitati a scattare qualche foto nel vicino parchetto pubblico.


La giornata si è conclusa con la visita del Salesforce Transit Center, ma questo luogo merita una trattazione ad hoc.
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