Lido di Dante

Cosa fare a Lido di Dante

Con la mia famiglia (moglie più tre bambini di età compresa tra 4 e 8 anni) abbiamo deciso di trascorrere il week end lungo del 2 giugno 2017 al Lido di Dante, una località balneare subito a sud di Ravenna.

Perché andare al Lido di Dante?

1. per andare al mare, in una spiaggia di sabbia per la gioia dei bambini, senza il caos delle più rinomate località balneari venete e romagnole. Wikipedia riporta addirittura che nel “2003 questa spiaggia fu segnalata da Legambiente per il suo carattere incontaminato (visto che comprende in parte la pineta di Classe) e in seguito eletta con altre dieci fra le più belle d’Italia”;

2. Per fare passeggiate ed escursioni in bicicletta lungo i sentieri che attraversano la Pineta di Classe;

3. Perché si è vicini al parco a tema di Mirabilandia.

Ma soprattutto, Lido di Dante è un “must” per i turisti più smaliziati, grazie alla famosa spiaggia naturista.

Dove sostare con i camper a Lido di Dante —Giorno 1

Lido di Dante offre molte opportunità ai camperisti.

Infatti, oltre alla Area Attrezzata di via Marabina, ci sono due campeggi:

· il Camping Classe, in Viale Catone;

· Il Camping Ramazzotti, in Via Paolo e Francesca.

Entrambi i campeggi sono molto più vicini al mare.

Nella rotatoria di ingresso al paese (angolo tra via Marabina e via Guido Novello) c’è un grande parcheggio gratuito, anch’esso utilizzato dai camperisti quando l’Area Attrezzata di via Marabina è piena (il che si è verificato, ad esempio, proprio nel Ponte del 2 giugno).

Area Attrezzata per i camper al Lido di Dante —Giorno 1

Venerdì 2 giugno 2017 siamo arrivati al Lido di Dante verso le 12.30, e  abbiamo subito lasciato il camper nella Area Attrezzata di via Marabina 208.

L’Area Attrezzata è facile da raggiungere perché si trova sulla principale via di ingresso al paese, sulla sinistra. Il costo è di € 8 al giorno. Il mare si raggiunge con una camminata di meno di 5 minuti.

Si tratta di un grosso prato, in cui la gestione permette anche di aprire i tendalini e campeggiare; abbiamo visto anche molti barbecue alla sera e grandi tavolate tra camper di amici.

Per quanto concerne i servizi, c’è la possibilità di scaricare e caricare le acque; non è invece possibile allacciarsi alla rete elettrica.

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 Bagno del Passatore —Giorno 1

Nel pomeriggio siamo andati subito al mare. In particolare siamo andati al Bagno del Passatore.

Non siamo riusciti a prendere in noleggio gli ombrelloni in quanto tutti già assegnati. C’è però la possibilità di affittare soltanto il lettino (€ 6 tutto il giorno; € 4 soltanto il pomeriggio),  che ha il pregio non indifferente che si può mettere nella battigia, praticamente attaccati al mare.

La spiaggia è molto lunga e pulita e quindi oltre ad esserci una decina di file di ombrelloni, c’è molto spazio tra gli ultimi ombrelloni e il mare.

Ci ha colpito la circostanza che il tratto di mare di fronte allo stabilimento, a circa 100 metri dalla spiaggia è stato delimitato da scogli al fine di creare una sorta di laguna artificiale, il che permette di avere l’acqua sempre molto calma.

Per la ristorazione c’è un bar e un ristorante con tavoli sia al chiuso che all’aperto. Per pasti veloci c’è anche una speciale sezione dello stabilimento dedicato alla preparazione di piadine.

Abbiamo provato sia la ristorazione veloce a pranzo sia la cena a base di pesce; in entrambe le occasioni non c’è stato niente di particolare interesse da segnalare (nonostante ci fosse molta gente a cena, il servizio è stato veloce).

Nel Bagno del Passatore  per i bambini c’è un’area con 6-7 giochi, molto apprezzata dalle mie figlie.

C’è anche un’area dedicata a chi va al mare con i cani.

Il principale limite dello stabilimento è l’assenza di una fontanella per il lavaggio dei piedi dalla sabbia; è quindi necessario utilizzare una delle tre docce fredde, oppure la doccia calda a pagamento.

 In bici lungo la Pineta di Classe—Giorno 2

Sabato mattina abbiamo fatto un giro in bicicletta lungo i sentieri della Pineta di Classe.

Si tratta di un grande bosco situato a sud del Lido di Dante (inizia dove ci sono i campeggi), compreso tra le frazioni di Dante, Classe, Fosso Ghiaia e Mirabilandia.

In Wikipedia si legge che la Pineta di Classe è classificata come sito di interesse comunitario e zona di protezione speciale per una superficie di 1082 ettari, di cui 900 di bosco di conifere (pino domestico); fa parte (per il 99% della sua superficie) del Parco Regionale del Delta del Po dell’Emilia-Romagna.

Dopo un giro in bici di circa tre ore posso confermare che si tratta di una grande area poco antropizzata (la parte lungo la costa è proprio interdetta al pubblico nel periodo estivo), che offre degli scorci naturalistici di notevole interesse.

La Pineta di Classe è attraversata da un dedalo di mulattiere e sentieri percorsi da centinaia di biciclette (preferibilmente mountain bike o city bike).

Noi abbiamo seguito quello che ci è sembrato essere il flusso principale dei ciclisti; pertanto, dopo essere entrati nella Pineta abbiamo dapprima incontrato un laghetto percorso , e dopo 5-6 km abbiamo raggiunto una Torretta di Osservazione sul Torrente Bevano. Abbiamo successivamente vagato senza una meta precisa lungo i vari sentieri della Pineta, per poi tornare al Lido di Dante.

In totale abbiamo percorso circa 20 km; che sono molti ove si consideri non solo il gran caldo, ma anche che Giulia ha solo 8 anni e una biciclettina con ruote piccole (credo 16”).

Mi piacerebbe tornare con la mia MTB e percorrere tutta la Pineta arrivando fino a Cervia; in questo caso però si tratterebbe di percorrere oltre 50 km.

La spiaggia naturista—Giorno 2

Nel pomeriggio di sabato ho voluto provare la principale attrazione di Lido di Dante, e cioè la spiaggia naturista.

Lasciati moglie e bambini al Bagno del Passatore, mi sono diretto verso sud camminando sul bagnasciuga. In distanza ho visto che c’era una parte di spiaggia con un grande assembramento di persone. Percorse poche centinaia di metri ho avuto conferma del mio presentimento: ero arrivato alla spiaggia nudista, dove si era radunata un gran folla di naturisti. In alcuni posti non vi era nemmeno lo spazio per poter distendere un telo-mare

Molti mi sono sembrati stranieri; ha trovato quindi conferma quello che avevo letto su internet, e cioè che la spiaggia naturista è probabilmente una delle principali risorse di Lido di Dante.

Ho trovato la spiaggia discretamente pulita (non essendo in concessione, temevo di trovare bottiglie ed altri rifiuti); i legni traportati dalla corrente a riva sono stati sapientemente utilizzati dai naturisti per costruire capanne e altri ricoveri, molto utili nelle calde giornate di sole.

La sensazione complessiva è quella per cui sarebbe necessario allargare la parte di spiaggia riservata ai nudisti, dato il loro grande numero.

 Passeggiata lungo il mare—Giorno 3

Domenica mattina, di buon’ora, ho fatto una breve passeggiata in spiaggia con Giulia, in particolare sul tratto di spiaggia libera che si trova a nord del Bagno del Passatore, fino alla foce dei Fiumi Uniti.

Il mare in quel tratto di spiaggia ci è sembrato particolarmente pulito; anche l’ampia spiaggia non è male, anche se vi erano molti più residui di conchiglie rispetto agli stabilimenti in concessione.

Verso le 11 siamo ripartiti verso casa.


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