Il Monastero di Camaldoli e l’Antica Farmacia
Il Monastero di Camaldoli è un complesso monastico situato nel comune di Poppi, in Provincia di Arezzo.
Il Monastero, che è bene precisare si trova in un luogo differente e relativamente distante dall’eremo (6 km lungo una tortuosa strada di montagna), sorge a 818 metri sul livello del mare ed è situato presso le rive di uno dei rami del fiume Archiano. Il Monastero venne edificato a partire dal 1046, quando nei pressi della chiesa i monaci costruirono un piccolo ospedale. Il complesso architettonico è composto dall’antico ospizio o foresteria, dalla chiesa e dal monastero.
Di rilievo per il turista sono, in primo luogo, la foresteria, ancora oggi utilizzata ed aperta al pubblico per il pranzo domenicale a prezzi concorrenziali. In secondo luogo, l’Antica Farmacia, composta da quattro locali dove si trovano antichi alambicchi, vasi, libri e quant’altro utilizzato nei secoli per la realizzazione dei prodotti medicamentosi.
Sempre nell’Antica Farmacia è possibile acquistare i prodotti biologici dei Monaci Camaldolesi: creme cosmetiche per la cura del corpo; pomate alla calendula, all’arnica, ai propoli, ecc. E soprattutto (dal nostro punto di vista), creme da spalmare sul pane alla nocciola, alla gianduia, al latte. E’ bene precisare che i prezzi di questi prodotti sono alquanto elevati; si comprano però molto volentieri nella speranza che contribuiscano al sostentamento dei Monaci Camaldolesi e alla manutenzione di questi luoghi.
Nei pressi del Monastero c’è un campeggio, una locanda e un paio di ristoranti, oltre ad una caserma con punto informativo dei carabinieri forestali. E nient’altro, se non boschi attraversati da bellissimi sentieri, tra cui l’anello “Alberi e bosco” (della serie “Sentieri Natura”) da percorre in un’oretta, anche con i bambini di 4 anni. A questo proposito, consigliamo di percorrere il sentiero “Alberi e Bosco” nel senso di marcia indicato perché altrimenti è facile “perdersi”, nel senso che certi incroci non sono segnati bene e se si percorre il sentiero nel senso inverso di rischia di proseguire allungare inutilmente la strada su sentieri sbagliati. Inoltre, è un sentiero da percorrere la mattina, e comunque non nel pomeriggio perché è in ombra.
I posti per parcheggiare non sono molti; questo vuol dire che per chi si reca in camper potrebbe essere un problema trovare il luogo dove lasciare il proprio mezzo; noi ci siamo recati in una domenica uggiosa di fine ottobre e siamo riusciti a trovare uno spiazzo dove lasciare il camper dopo il Monastero, quando la strada ricomincia a scendere, verso l’abitato di Serravalle.
Sempre per chi viene in camper, si ricorda è vietato sostare nei pressi del Monastero dopo il tramonto.
L’Eremo di Camaldoli
L’Eremo si trova a 1100 m, circondato dalla foresta, in un luogo isolato che trasmette un gran senso di pace.
L’Eremo di Camaldoli, fu fondato nel 1025 da San Romualdo. Questo significa che contrariamente a quanto si possa pensare è stato fondato prima l’Eremo e, soltanto in un secondo momento, il Monastero. Precisamente, verso il 1025 il monaco San Romualdo di Ravenna, ricevuto in dono dal vescovo di Arezzo Teobaldo di Canossa (zio della famosa Matilde) un appezzamento di terreno in un luogo molto solitario dell’Appennino, fondò l’Eremo, facendo costruire le prime cinque celle eremitiche e una chiesetta. Qualche tempo dopo nascerà, a valle, l’Ospizio (il futuro Monastero), posto inizialmente come baluardo al silenzio e alla solitudine dell’Eremo.
Nei week end vengono organizzate visite guidate gratuite (ma viene suggerito di fare una donazione) di una durata di circa 30 minuti.
Durante la visita guidata si accede innanzitutto alla cella di San Romualdo, e si apprende che la cella eremitica è in realtà un vero e proprio appartamento di 7-8 locali con camera da letto, studiolo, cappella per le preghiere, cucina, ecc. E’ interessante notare come la struttura delle celle sia “a chiocciola” perché, partendo dall’esterno, si incontrano prima il portico, magazzino, e le altre stanze; al centro della chiocciola, cioè nella parte più calda, è situata la camera da letto. La struttura architettonica a chiocciola si giustifica sia da un punto di vista termico-ambientale, sia da un punto di vista filosofico: corrisponde alla migliore distribuzione degli spazi per difendere i monaci dai rigori del clima posto che la camera da letto è al centro, e al tempo stesso simboleggia il percorso spirituale del monaco che cerca di entrare e conoscere se stesso. Nella camera si trova un armadio a muro, un camino e il letto incassato nel legno; i bambini non potranno non notare quanto corto fosse il letto, e la guida non potrà che rispondere come ciò stia a significare quanto basse fossero le persone mille anni fa.
In secondo, ci si avvicina al cancello da cui è possibile scrutare la zona in cui è vietato entrare in quanto ci sono le celle tutt’ora usate dai monaci. Anche qui di grande utilità e interesse sono le spiegazioni della guida, che illustra brevemente le regole della vita monastica di Camaldoli; riferisce, infine, che nell’ottobre 2017, a causa della scarsità delle vocazioni, sono usate soltanto 8 delle 20 celle disponibili.
Il terzo luogo oggetto di visita è la chiesa, che spicca e si differenzia rispetto alle restanti parte dell’eremo in quanto riccamente decorata – secondo lo stile barocco; invero, è stata oggetto di importanti interventi di ristrutturazione effettuati tra il 1500 e il 1600, che furono finanziati dalla famiglia napoletana dell’allora priore; tali interventi sono stati fatti secondo la moda dell’epoca, e certamente non sono in linea con lo stile sobrio e povero dell’eremo. La chiesa è tutt’ora aperta al pubblico che può partecipare alle funzioni religiose insieme ai monaci.
Anche nell’Eremo si trova l’Antica Farmacia dove si possono comperare liquori, tisane, preparati naturali, libri, creme. Poiché nei pressi dell’Eremo non c’è nulla se non la natura, nell’Antica Farmacia c’è anche un piccolo bar per rifocillare i turisti.
Dall’Eremo partono e arrivano i sentieri che attraversano le Foreste Casentinesi; rappresenta quindi anche un ottimo punto di partenza per le escursioni a piedi o in bicicletta.
C’è un ampio parcheggio; quindi non ci sono problemi per chi si reca in camper, anche se numerosi cartelli ricordano come sia vietato sostare dopo il tramonto.