Nel viaggio del 2018 in Normandia, dopo aver visitato Rouen, ci siamo diretti verso quella che abbiamo definito come la San Galgano di Francia: Jumieges.
Si tratta infatti di uno dei più antichi monasteri benedettini della Normandia (654 dc), che nel corso dei secoli si è progressivamente sviluppato, ma che entra in crisi con la Rivoluzione Francese. La Abbazia viene venduta come bene nazionale e diventa una cava di pietra. Abbandonata, gli edifici perdono il tetto, parte dei muri perimetrali, e l’intero complesso diventa un monumento-fantasma.
Noi abbiamo visitato il sito il 31 luglio 2018.
Lasciato il camper nell’area sosta vicina all’ingresso della abbazia (gratuita, con possibilità di scarico acque, NO carico), in rue Alphonse Callais, siamo entrati nella biglietteria e book shop per scoprire che non si è in presenza di una semplice chiesa abbandonata, ma di una struttura articolata su più edifici all’interno di un bel parco di 14 ettari.
Lo stesso edificio che ospita la biglietteria non è niente male. Si tratta di un portico del XIV secolo in stile gotico, con a fianco le antiche scuderie. Nel 1850 è stato trasformato in una dimora di stile neo-gotico dalla famiglia Lepel-Cointet, che acquistò le rovine dopo la Rivoluzione Francese.
La parte più interessante sono i resti della chiesa. La facciata è imponente, con due torri alte ben 46 metri. Ma il meglio si ha quando si entra nella chiesa, e si vede quella che per secoli è stata la navata più alta di tutta Normandia (25 metri), oggi senza copertura.
Con una piacevole passeggiata si scoprono le altre parti della Abbazia, comprensiva di una molteplicità di edifici, ma di interesse relativo per il semplice turista. In un paio d’ore si visita la Abbazia con calma, si fanno le foto d’ordinanza, ecc.
Il posto è carino, e rappresenta una bella pausa lungo la strada tra Rouen e Etretat (anche se ci ha colpito maggiormente San Galgano in Toscana).
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Clicca QUI per vedere l’Abbazia di San Galgano, dove c’è anche la vera spada nella roccia.
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