Perché andare
Mont Saint-Michel è una piccola isola in mezzo alla omonima baia sabbiosa che è famosa in quanto su questo isolotto venne costruito un santuario in onore di San Michele Arcangelo e ai piedi dell’Abbazia si è sviluppato un bellissimo villaggio gotico, protetto dalle sue possenti mura.
Le cose che meritano menzione (e visita) sono tre:
1) La baia nel quale l’isolotto sorge con le sue maree;
2) Il paesino sorto sulle pendici dell’isolotto sotto l’abbazia;
3) l’abbazia vera e propria.
La specialità ed essenza di questo magico luogo è che con la bassa marea la rocca di Mont Saint-Michel si raggiunge con i veicoli essendo legato alla terra ferma; con l’alta marea invece Mont Saint Michel diventa un’isola essendo circondata dall’acqua.
Da Wikipedia risulta che si tratta del sito turistico più frequentato della Normandia e uno dei primi dell’intera Francia, con circa 3.200.000 visitatori ogni anno. Dal 1979 fa parte dei Patrimoni mondiali dell’umanità dell’UNESCO.
In considerazione della location, dell’architettura, e della sua storia millenaria, si tratta di uno dei luoghi più interessanti dell’intero pianeta.
Come raggiungere Mont Saint Michel
Mont Saint Michel si trova nella parte ovest della Normandia, al confine con la Bretagna.
Il primo impatto per il visitatore è il grande parcheggio che è stato costruito per auto, pullman e camper sulla terra ferma (comprensivo di area sosta per camper, con possibilità di scarico acque nere e grigia).
Nei pressi del parcheggio c’è un visitor center con servizi, oltre alla stazione di partenza dei bus navetta gratuiti per l’isolotto. L’isolotto si può inoltre raggiungere anche con carrozze trainate da cavalli a pagamento, oppure con una passeggiata su larga pista ciclabile e pedonale di circa tre chilometri.
Infatti, dal 2014 non è più possibile avvicinarsi in auto all’isolotto di Mont Saint Michel; la vecchia strada è stata demolita e sostituita da un ponte-passerella in legno al fine di restituire al promontorio il suo “carattere marittimo”. Ponte-passerella che può essere percorso solo con i bus navetta, in carrozza o a piedi. Ufficialmente non si potrebbe andare in bici; anche se ne ho viste molte.
Avendo visitato Mont Saint Michel sia prima che dopo la costruzione del ponte-passarella, devo confermare che il recente intervento ha elevato ad altissimi livelli l’offerta turistica, preservando (anzi: migliorando) l’ambiente naturale del luogo. Basti solo pensare che sono stati smantellati tutti i parcheggi attorno all’abbazia, che così è tornata ad essere interamente circondata dalla sabbia.
Il ponte-passerella parte dalla diga (Barrage du Mont Saint Michel), dove è stato eretto un piccolo centro urbano-turistico. Qui si trovano hotel, un campeggio, alcuni negozi.
Per la cronaca, nell’agosto 2018 per il parcheggio del camper ho pagato € 17,60 per 24h.
La baia e le maree
La baia in cui sorge l’isolotto di Mont Saint-Michel riveste un ruolo fondamentale nella storia dell’abbazia ed è un elemento essenziale della visita.
L’Abbazia è stata costruita da monaci eremiti in cerca di solitudine. E la baia di Mont Saint-Michel, soprattutto nei secoli scorsi, può tranquillamente considerarsi un deserto che efficientemente proteggeva i monaci dai pericoli materiali e spirituali esterni.
Inoltre, la baia non solo era distante dal resto della civiltà, ma era (ed è) anche estrema pericolosa a causa delle sabbie mobili, descritte nell’arazzo di Bayeux e da Victor Hugo.
Il terzo elemento che contribuisce a rendere pericolosa e, al tempo stesso, affascinante la baia di Saint-Michel è l’eccezionale ampiezza delle maree. Nei punti di allineamento della luna e del sole le maree possono superare i 12 metri di dislivello. A causa dell’andamento piatto della baia e della grande estensione delle maree, le maree “montano” con grandissima velocità rapidità (si dice con la velocità di un cavallo al galoppo): questo ha causato talvolta annegamenti e in tempi recenti disagi per le automobili lasciate parcheggiate troppo a lungo nelle parti più basse (oggi, fortunatamente, non è più possibile parcheggiare nella baia, a ridosso dell’isolotto).
Sabbie mobili e maree hanno contribuito all’inespugnabilità e alla fama del monte, rendendolo accessibile al minimo della bassa marea (via terra) o al massimo dell’alta marea (via mare). E ancora oggi sono uno degli aspetti più affascinanti del luogo.
Quando la marea sale conviene fermarsi e prendere come punto di riferimento un oggetto (es. roccia) poco sopra il pelo dell’acqua; è quindi uno spettacolo osservare la velocità con cui l’acqua ricopre l’oggetto (la roccia).
La passeggiata nella baia
Alla luce di quanto sopra, il consiglio che mi sento di dare a chi visita Mont Saint-Michel è, innanzitutto, di togliersi le scarpe e fare il giro dell’isolotto camminando nella sabbia (e nella laguna) della baia.
Ci sono guide turistiche che organizzano escursioni nella baia, anche allontanandosi per diverse centinaia di metri dall’isolotto. Non ho mai avuto l’occasione di sperimentare l’escursione con la guida, ma ho fatto il periplo dell’isolotto anche con i miei figli di 5 anni di età senza alcun problema.
L’ultima volta che siamo stati a Mont Saint-Michel è stato il 3 agosto 2018 durante la nostra vacanza in Normandia e Bretagna. Grazie al gran caldo di quei giorni, l’acqua bassa che comunque è presente nella baia ha trasformato il luogo in una gigantesca laguna con acqua dalla temperatura tropicale. Centinaia di persone ne hanno approfittato per fare il bagno.
Il periplo dell’isolotto è comunque una cosa da farsi in qualunque stagione, stando sempre attenti alle maree.
A questo proposito, il 3 agosto siamo andati a camminare nella baia due volte: la prima volta in pieno giorno, quando abbiamo fatto il periplo completo dell’isolotto. La seconda volta dopo le 21.30, per ammirare il tramonto. E’ forse inutile dire che in entrambe occasioni di tratta di una esperienza eccezionale. E’ però curioso che verso le 22.00 abbiamo incrociato una guida che accompagnava un comitiva che stava rientrando alla base; la guida ci ha raccomandato di non allontanarci troppo perché stava salendo la marea. Nostro figlio Tommaso (di 5 anni) ha capito lo scambio di parole in un misto di francese ed inglese, e ha avuto un attacco di panico, temendo di rimanere bloccati in mezzo alla baia dalla marea.
La cittadina
La cittadina sorta sulle pendici della roccia sotto l’abbazia si articola intorno all’unica strada chiamata Rue Principale o Grande Rue, che sale al santuario girando intorno alla roccia.
Mont Saint Michel ha solo 30 abitanti; quindi si affacciano sulla strada soltanto negozi con oggettistica per turisti, bar e ristoranti.
Molti commenti che si leggono sui forum o sui blog sono estremamente critici per questo aspetto commerciale della cittadina; tuttavia, bisogna ricordare che fin dal medio evo questa parte dell’isolotto è sempre stata dedicata al commercio, con botteghe che vendevano candele, gadgets e altri ricordi per i pellegrini.
Per chi voglia evitare la ressa che caratterizza la via principale, subito dopo la porta di ingresso può prendere la rampa di scale sulla destra e salire all’abbazia per il sentiero lungo le mura. Il quale, presenta altresì il pregio di offrire una serie di bellissimi view point della baia (in realtà, l’ideale è salire per la strada principale e scendere per il camminamento lungo le mura, o viceversa).
L’architettura è comunque notevole. Ci sono svariati edifici di pregio storico-architettonico. Per chi ama viaggiare, è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita, possibilmente nel primissimo mattino o alla sera, quando i pullman dei turisti giornalieri lasciano l’isolotto.
L’Abbazia
In cima all’isolotto si trova l’Abbazia, che ha oltre 1200 anni di storia e rappresenta il cuore di Mont Saint Michel.
Per raggiungere l’ingresso dell’Abbazia ci vogliono 20-30 minuti di camminata in salita.
L’ingresso all’Abbazia è a pagamento. Per visitarla ci vuole 1h 30 minuti circa.
Per apprezzarla appieno è necessario portarsi una guida turistica che spiega la funzione e le peculiarità delle singole sale.
In estate viene altresì organizzata una visita notturna con spettacoli di luci e suoni, che purtroppo non ho avuto modo di sperimentare.
Giro in bici
Per chi ha la bici al seguito, ci sono una serie di strade sterrate che costeggiano la costa e offrono bellissimi scorci della baia. C’è anche una pista ciclabile lungo il fiume Cousnenon che collega la diga al paesino di La Grève.
Io il 4 agosto 2018 mi sono alzato verso le 6 del mattino e con la bici ho percorso il ponte-passarella fino all’isolotto. Poi sono tornato sulla terra ferma e ho percorso la strada bianca lungo la costa verso ovest.
Gli aspetti che mi hanno colpito maggiormente sono stati, da un lato, la magia dei luoghi con la nebbiolina che avvolgeva Mont Saint Michel. Dall’altro lato, vedere la processione di persone che, di primissimo mattino, percorreva il lungo ponte-passerella per raggiungere l’isolotto a piedi (il servizio di bus navetta credo sia attivo dopo le 7).
La diga di Mont Saint Michel e le foto al tramonto
La diga di accesso al Mont Saint-Michel (Barrage du Mont Saint Michel), costruita nel 1880 sul fiume Couesson, è la prima fermata del bus navetta che porta i turisti dal grande parcheggio all’isolotto.
Come detto, nei pressi della diga ci sono hotel, campeggi, bar, ristoranti e negozi.
Tuttavia, chi è in macchina in genere qui non ci si ferma, e va direttamente a Mont Saint Michel. Al ritorno, si torna direttamente al parcheggio. Il che è tendenzialmente corretto posto che nel piccolo villaggio turistico una sosta merita di essere fatta solo in caso ci sia la necessità di mangiare qualcosa (e non lo si sia fatto direttamente nell’isola).
Una sosta alla diga è però caldamente consigliata per chi ha intenzione di fermarsi al tramonto. Infatti, è uno dei luoghi migliori per ammirare e fotografare il sole che cala dietro l’orizzonte, quando incominciano ad accendersi le luci dell’isolotto.
Consapevoli di quanto sopra, i normanni hanno trasformato la diga in una sorta di tribuna in cemento per ammirare il tramonto, mettendo altresì un parapetto liscio e piatto che rappresenta l’optimum per chi voglia scattare foto notturne senza tre-piedi.
Camper
Per chi si muove in camper, nella pagina dedicata ci sono info su campeggi e aree di sosta.
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