Perché andare alla Sagra dell’Anguilla
Il 5 e 6 ottobre 2019 con famiglia, camper e biciclette sono andato a Comacchio alla Sagra dell’Anguilla.
E’ ormai una tradizione familiare di inizio autunno, dato che dal 2013 ci siamo già stati 4-5 volte. E penso che ci torneremo anche i prossimi anni. La Sagra dell’Anguilla è infatti un’ottima occasione per
– ammirare i colori del cielo e le luci dell’acqua delle valli di Comacchio;
– immergersi nella natura valliva, ricca di fascino e di fauna, ivi compresi i fenicotteri rosa;
– fare bei giri in bicicletta;
– visitare Comacchio, con il suo splendido Trepponti, i canali ed il mercatino del centro storico;
– mangiare la celebre anguilla e (altro pesce di mare e di valle).
Dove e quando c’è la Sagra
La Sagra dell’anguilla si celebra a Comacchio ogni anno per tre week end: in genere l’ultimo weekend di settembre e i primi due di ottobre.
Camper
La Sagra è anche un evento classico del mondo camperista. Nei tre week end di Sagra centinaia di camper si recano a Comacchio.
L’organizzazione predispone diversi parcheggi in cui i camper possono sostare, a pagamento (€ 20 per il week end).
Il parcheggio che io preferisco è quello lungo l’Argine Fattibello, dato che sei nei pressi del tendone della Sagra, proprio lungo la Valle di Comacchio. Per descrivere la situazione, una volta in un forum mi sono sbilanciato a dire che questa parte di Comacchio si trasforma in una unica grande area sosta per camper.
La Sagra è così camper-friendly che la sera è espressamente consentito svuotare le cassette delle acque nere nei bagni chimici.
Mangiare l’anguilla
Quando racconto dei miei week end in Sagra, tutti mi domandano: ma come fai a mangiare l’anguilla, che è così grassa?!
La verità è che l’anguilla viene cotta alla brace; essendo ben cotta il grasso cola via, e rimane addirittura croccante. Una volta ogni 12-24 mesi una scorpacciata di anguilla ci sta bene.
Lo stand gastronomico quest’anno era diviso in due parti: una parte con il self service e, una parte (un poco più elegante) con il ristorantino con servizio al tavolo. Il menù del ristorantino prevedeva qualche piatto in più, e costava € 2 di coperto in più.
Noi siamo stati nella parte a self service, anche perché ha un piccolo corner per i bambini con giochi, colori e materiale per disegnare, palloncini e giochi vari.
Quest’anno mi è sembrato che l’organizzazione abbia prestato particolare attenzione alla qualità dello stand gastronomico. E’ infatti una tendostruttura, ma il pavimento era in legno e sono stati collocati elementi decorativi che richiamavano la cultura della pesca e del mare (barche, reti, anfore, ecc.).
Trepponti e il centro
Il centro storico di Comacchio è decisamente carino, solcato da canali e numerosi ponti. L’atmosfera è tipicamente veneziana.
Mi piace molto il canale principale del centro, dato che si trovano le sedute dei bar su barconi ormeggiati davanti al bar&ristorante.
Il punto più caratteristico, nonché simbolo della città è il Ponte dei Trepponti, che si compone di tre scalinate per chi proviene dal centro e due per chi proviene dal mar Adriatico. Le cinque scalinate culminano in un rialzo, dove si trovano due torri gemelle fortificate.
Sulle torri si trovano due poetiche descrizioni di Comacchio.
Sotto il ponte c’è il canale navigabile Pallotta che si distribuisce all’interno del centro storico sino a formare quattro diversi canali detti Salara, Sant’Agostino, Borgo e San Pietro.
Nel centro storico c’è un gigantesco mercato con abbigliamento, cibarie, e oggettistica.
Giro in bici
Uno dei motivi che ci portano a Comacchio è l’anello ciclabile che costeggia la valle (piccola) di Comacchio. È lungo circa 15 km, quasi interamente su sterrato o su pista ciclabile.
Facendo il giro in senso antiorario, la prima parte del percorso è sulla sommità dell’Argine, dove si vedono i casoni dei pescatori con le reti. Si raggiunge la località Foce, dove c’è un bar, un museo e l’imbarcadero per fare escursioni in barca.
La seconda parte del tragitto è quella naturalisticamente più interessante dato che si pedala lungo una stretta striscia di terra con acqua sia destra sia a sinistra. Qui si possono ammirare i fenicotteri rosa.
Si raggiunge così Porto Garibaldi, dove si deve prendere un traghetto per attraversare il canale e iniziare il viaggio di rientro verso Comacchio costeggiando il porto. L’ultima parte del giro è lungo la pista ciclabile asfaltata che riporta a Comacchio.
Non conoscevo questa sagra! Ottima spunto per un giretto! Ciao 😉
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