Vacanze salisburghesi

La nostra esperienza

Il diario di viaggio che segue racconta le vacanze estive trascorse a Saliburgo e dintorni dal 6 al 15 agosto 2019. Vacanze trascorse in camper con la mia famiglia e quella di mia sorella, e quindi con un totale di 6 bambini di età tra i 3 e 10 anni.

Il criterio ispiratore della nostra vacanza è stato molto semplice: abbiamo comprato la guida Lonely Planet dell’Austria, con l’intenzione di visitare tutti i posti con una stelletta nel salisburghese, cioè quelli che la guida considera come i migliori.

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Trasferimento a Werfen – Giorno 1

Il primo giorno è stato dedicato al trasferimento. Nel tardo pomeriggio siamo arrivati nel Camping Werfen, in via Reitsam 8, 5452 Werfen, Austria.

Fortunatamente mia sorella era arrivata nel primissimo pomeriggio e aveva preso due piazzole, perché dalle 16 il campeggio è stato dichirato “full” e i gestori non hanno più accettato ospiti.

Le grotte di ghiaccio (Eisriesenwelt) – Giorno 2

La prima cosa che abbiamo visitato sono le grotte di ghiaccio più grandi al mondo, che si trovano a Werfen (nello Salzburgland), lungo l’autostrada che collega Villach con Salisburgo. Si prende l’uscita Werfen della A10 e si seguono i cartelli stradali.

Sono un regno gelido e scintillante nelle viscere delle montagne austriache. Si tratta di un’esperienza eccezionale, a partire dall’avvicinamento all’ingresso della galleria, allorché ci si deve “arrampicare” con vari mezzi sulla parete della montagna. La parte più interessante è l’interno, dove si vede il ghiaccio perenne che assume svariate forme, ivi comprese stalattiti, stalagmiti e colonne.

Peraltro, l’avvicinamento all’ingresso della grotta è di per sé una piccola avventura, dato che dall’autostrada si deve salire di quasi 1000 metri. In estrema sintesi, l’avvicinamento si è composto di una serie di tappe: bus navetta, camminata, funivia, altra camminata su un sentiero in cengia, con un baratro sotto di quasi 1000 metri.

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All’ingresso della grotta a ciascun adulto viene consegnata una lanterna a carburo, che diventa per la successiva ora la unica sorgente di illuminazione.

Appena entrati il vento gelido a 80 kmh ti dà un antipasto di quello che ti aspetta dentro: temperatura costante di 0 gradi tutto l’anno.

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La visita guidata dura circa 70 minuti. Si sale la grotta lungo 700 scalini attraverso stretti cunicoli e poi grandi sale, dove si possono ammirare formazioni di ghiaccio dalle forme più varie. Arrivati nel punto più alto, inizia la discesa con altri 700 scalini.

Nei punti più spettacolari la guida si ferma ed illumina le formazioni di ghiaccio per mostrare non solo la loro forma, ma anche il loro colore e gli effetti ottici possibili grazie alla trasparenza di questo inusuale materiale.

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All’interno della grotta non è possibile fare foto e video; le foto le ho quindi scaricate dal profilo facebook.

Siamo rientrati ai mezzi alle 13.15. Abbiamo quindi pranzato e fatto una pennica post-prandiale in camper.

Per due adulti e tre bambini abbiamo speso € 77, oltre a € 22 per lo shuttle bus. Sembra un prezzo alto, ma alla fine ti rendi conto che sono soldi ben spesi essendo il prezzo adeguato.

Per un approfondimento sulla escursione alle grotte di ghiaccio, clicca qui.

Altenmarkt Campeggio Passrucker—Giorno 2

Nel pomeriggio, dopo un breve trasferimento di circa 30 minuti, siamo arrivati ad Altenmarkt, nel Camping &Appartement Passrucker, che si trova Altenmarkt, in via Götschlau 33 (Tel.:+43(0)6452/7328; E-Mail: camping.passrucker@sbg.at).

Il campeggio si trova a circa 100 metri dalla strada principale che collega Altenmarkt a Zauchensee. Con una breve passeggiata si raggiunge il centro storico (piazza del marcato), la chiesa di Altenmarkt e i supermercati.

I bambini sono subito andati a giocare nel gigantesco tappeto elastico del campeggio, e nel mini parco giochi che si trova dietro la piscina. Abbiamo provato anche a fare il bagno nella piscina esterna e gratuita del campeggio, ma l’acqua era troppo fredda per noi italiani.

Abbiamo scelto Altenmarkt per trascorrere un paio di giorni di vacanza per consentire ai bambini di imparare ad andare in bici, e questo luogo ci è sembrato indicato perché in una ampia vallata pianeggiante e con diverse piste ciclabili.

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Giro in bici (Altenmarkt Runde) e Therme Amadè—Giorno 3

Come programmato, la mattina abbiamo fatto un giro in bici con tutti i bambini. In particolare abbiamo seguito il sentiero n. 2, che è un percorso circolare che fa il giro di Altenmarkt lungo piste ciclabili o sentieri. La lunghezza complessiva è di circa 10 km.

Nel pomeriggio siamo andati alle Erlebnis-Therme Amadé, forse la principale attrazione turistica di Altenmarkt. Si tratta infatti di un centro termale eccezionale che offre molti spunti di interesse sia per i grandi sia per i piccoli. Infatti, ci sono vasche idromassaggio; piscine con onde artificiali; vasche all’esterno (in inverno si può così sperimentare l’esperienza di fare il bagno sotto una fitta nevicata); piscina da 25 metri per fare un pò di allenamento; spa naturista.

Ci hanno colpito i 4 scivoli di difficoltà crescente; quello più ardito ha la particolarità che nei primi metri si è in caduta libera e si raggiungono i 60 kmh. Infatti il bagnante si colloca sopra una botola, che viene aperta dal bagnino quando tutto è ok; a questo punto si cade nel vuoto.

Per prezzi, orari ed info, il sito internet è il seguente: www.thermeamade.at.

Giro in bici nei paesi vicino ad Altenmarkt—Giorno 4

Anche il giorno successivo abbiamo preso le bici, per andare fino al Reitecksee di Flachau lungo la pista ciclabile (non molto bella, in verità, dato che costeggia la strada).

Questo è un piccolo lago (qualche centinaio di metri di diametro) che ha una spiaggia con un bel prato, dove si trovano altalene e altri giochi tipici dei parchi cittadini, oltre ad un gioco che non saprei come definire che ha entusiasmato i bambini; infatti c’era una attrezzo in legno con cui questi ultimi hanno potuto giocare con la sabbia e l’acqua; i bambini spostavano l’acqua da una parte all’altra dell’attrezzatura in legno attraverso un sistema di pompe, chiuse e secchielli.

Mentre i piccoli giocavano sul suddetto marchingegno, io mi sono bevuto con mia sorella una radler nel baretto che sovrasta il laghetto; mio cognato ha provato ad attraversare il lago in sopra un cavo da equilibrista.

Nel pomeriggio la famiglia di mia sorella è andata nella biblioteca pubblica di Altenmarkt, e la nostra famiglia è andata in bici a Radstadt, che ha un bel centro storico. A Radstadt ci sono piaciute le composizioni floreali e la torta che abbiamo mangiato in una dei tanti locali che si affacciano sulla piazza principale.

La sera, mentre i bambini giocavano in campeggio, io solo soletto ho fatto un giro in mountain bike sulla montagna che sovrasta Alternmarkt e Radstadt, seguendo una traccia gps trovata sull’ottimo sito internet dell’ufficio turismo (www.altenmarkt-zauchensee.at). Nella discesa ho vissuto uno dei momenti migliori della vacanza, ammirando la strada che sinuosamente si arrampica sui prati di verde reso fluorescente dalla luce del tramonto.

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Miniere di sale di Durnberg—Giorno 5

Sabato 10 siamo andati a visitare le miniere di sale.

Il biglietto è costato € 69,50 (sempre per due adulti e tre bambini). Mia sorella non è potuta entrare perché è dovuta rimanere con la più piccina della compagnia, a cui è stato interdetto l’accesso in quanto di età inferiore ad anni 4.

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Le cose che ci hanno colpito sono le seguenti:

a) Ci hanno fatto indossare una tuta sopra ai nostri vestiti, la qual cosa ha divertito i bambini;

b) Molto divertente è stato, soprattutto, l’ingresso e l’uscita dalla miniere a cavalcioni di un trenino elettrico;

c) Durante la visita, per scendere ad un livello inferiore della miniera, per ben due volte si utilizzano dei giganteschi scivoli. Lo scivolo più lungo è di 24 metri;

d) Durante la discesa con lo scivolo vengono scattate delle foto che poi si possono acquistare al termine della visita guidata. La cosa che tuttavia meriata una segnalazione è la circostanza che viene misurata la velocità massima raggiunta in discesa. Per la cronaca, io con i miei figli abbiamo raggiunto la velocità di 22,3 km/h;

e) Durante la visita guidata (con accompagnatore che parla italiano) ci si ferma in alcune stazioni in cui vengono trasmessi video di breve durata raffiguranti il Principe Vescovo che ha reso celebre e famosa Salisburgo con il suo assistente, molto imbranato ma altrettanto simpatico. Questi video sono molto utili perché ti permettono di conoscere ed apprendere i principali passaggi storici del principato di Salisburgo e alcuni rudimenti dell’industria del sale senza alcuno sforzo e in modo tutt’altro che noioso;

f) Affascinante è stato altresì l’attraversamento di un lago sotterraneo su una chiatta, con un gioco di luci e suoni;

g) Curiosa è infine la circostanza che durante la visita guidata in miniera si passa il confine, entrando in territorio della Germania;

h) Al termine della visita guidata, viene regalato a tutti un assaggio di sale (buonissimo!).

Finita la escursione in miniera, siamo andati a visitare il villaggio dei celti, con ingresso gratuito; in quindici minuti si visitano tutte le casette; niente di speciale.

Abbiamo pranzato in camper nel parcheggio delle miniere.

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Il Lago di Hallstatt —Giorno 6

Nel pomeriggio ci siamo diretti verso Hallstatt, dove abbiamo preso una piazzola nel campeggio Campingplatz Klausner-Höll (Lahn 201, 4830 Hallstatt). Abbiamo scelto questo campeggio perché è il posto più vicino al centro di Hallstatt.

Prima di cena abbiamo fatto una veloce camminata per vedere il famoso lago: in meno di 5 minuti siamo andati verso il bel parco giochi sul lago; nei pressi c’è anche la Badeinsell Hallstatt (isola per fare il bagno), con scivoli, scale e attrezzature varie per fare il bagno. La giornata era uggiosa e fredda, e quindi non ci è nemmeno passato per la testa di entrare in acqua.

Abbiamo anche fatto una passeggiata sul lungo lago, in direzione del centro di Hallstatt, ma tutti i negozi e locali erano chiusi o stavano per chiudere; ad un certo punto ha anche iniziato a piovere; siamo quindi rientrati in camper.

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Il centro di Hallstatt —Giorno 7

Nella primo mattino di domenica 11 agosto ci siamo dedicati alla visita di Hallstatt.

Hallstatt è uno dei paesini più pittoreschi e celebri dell’Austria. Volendo usare l’efficace descrizione della Lonely Planet, vi si trovano “graziose case color pastello che si riflettono nelle acque lucenti del lago e una corona di alte montagne tutt’intorno”.

Viene considerato il più bel villaggio che si affaccia su di un lago del mondo, si trova nella copertina della Lonely Planet sull’Austria, in Cina hanno ricostruito l’intero paese. Ci sono quindi molti e validi motivi per visitare Hallstatt, ancorche non abbia un monumento o un palazzo che spicca o di particolare ed estremo valore storico-artistico. E’ invece stupendo il paese nel suo complesso, con le abitazioni in legno o di caldi color pastello; tutti gli edifici sono ornati di fiori colorati, quanto meno in estate.

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La nostra passeggiata è partita dal campeggio e, costeggiando il lago camminando in direzione nord, siamo entrati nel centro del paesino con una chiesa, la piazza centrale, il porto e tanti negozi per turisti.

Siamo arrivati fino all’estremità a nord della strada pedonale principale, dove abbiamo raggiunto luogo migliore per scattare le fotografie, quello che in Google Maps è segnalato come “Classic Village Viewpoint/Postcard Angle”. E’ da qui che è stata scattata la citata fotografia che è finita nella copertina della Guida Lonely Planet dell’Austria, e che ho provato a scattare pure io, come si vede qui sotto.

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Siamo poi saliti fino alla Pfarrkirche (Chiesa cattolica parrocchiale), dove si vede un piccolo ma interessante cimitero, oltre ad un bel panorama sul lago. Nei pressi della chiesa c’è la Beinhaus, cioè un piccolo ossario con file di teschi accatastati e dipinti.
Hallstatt è diventato un posto troppo turistico, che ha perso molto della sua autenticità. Però è sempre un must per il turista che si trovi nel salisburghese.

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Visitato il centro di Hallstatt abbiamo fatto il check out dal campeggio, ed è successa una cosa curiosa e spiacevole. Per una sola notte, per due adulti e tre bambini abbiamo speso € 59,90; il prezzo è complessivamente giusto, visto che il campeggio è praticamente nel centro di uno dei posti più pittoreschi dell’Austria.

La fattura però ci ha messo in conto uno specifico addebito per energia elettrica. L’abbiamo contestata perché fin dal check in il gestore ci ha precisato che non avremmo avuto l’allaccio. Quando lo abbiamo ricordato al gestore, questi ci ha riposto a malo modo che lui ha dovuto pagare l’energia elettrica per i bagni e le docce, che noi nel blocco servizi abbiamo usato la luce, ecc.

Per un approfondimento su cosa vedere ad Hallstatt clicca qui. Se vuoi andarci in camper, clicca qui per indicazioni sulle aree di sosta e campeggi.

5 Fingers e Krippenstein Dachstein—Giorno 7

Lasciata Hallstatt, in 10 minuti abbiamo raggiunto il parcheggio della funivia del Dachstein, vicino al paese di Obertraun, al fine di salire al celeberrimo 5 Fingers nel Krippenstein Dachstein (per informazioni su orari e prezzi dei biglietti, vedi www.dachstein-salzkammergut.com. L’indirizzo preciso è Winkl 34, 4831 Obertraun).

Per andare in cima al Krippenstein Dachestein ci sono due tronchi di funivia. All’arrivo del primo tronco (Telltrecke 1) ci si può fermare se si vogliono visitare le Grotte di Ghiaccio (Dachstein Rieseneishoehle) o la Grotta del Mammuth (Mammuthhoehle). Noi non ci siamo fermati per ragioni di tempo e perché pochi giorni prima avevamo già visto le grotte di ghiaccio (Eisriesenwelt) di Werfen.

Il secondo tronco della funivia ci ha portato ai 2100 slm del Krippenstein, dove c’è una sorta di altopiano e una lunga serie di attività ed escursione.

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Scesi dalla funivia, i bambini si sono subito diretti verso i piccoli nevai ancora presenti. Abbiamo poi seguito il facile sentiero in piano che in 5 minuti ci ha condotti alla prima vera e propria attrazione del Krippenstein, e cioè il Naturerbeblick. Questo è un view point che guarda verso sud, e che consente quindi di ammirare i ghiacciai del Dachstein, di Schaldming e Hallstaetter See.

In 30 minuti abbiamo poi raggiunto la principale attrazione di giornata, cioè il view point del 5-Fingers. Si tratta di una struttura in acciaio che sporge verso l’esterno (con 5 passerelle, che assomigliano alle dita di una mano) sopra un baratro di migliaia di metri. Per intenderci, il lago di Hallstatt di trova 1600 metri più sotto.

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Avendo con me il kit da ferrata, mentre il resto della comitiva è rimasta sull’altipiano e ha fatto decine di foto sopra il 5-Finger, io ho voluto provare la via ferrata recentemente realizzata sulla parete di roccia sottostante il 5-Fingers. L’ho fatta più in fretta possibile per non fare aspettare il resto della comitiva, in poco più di una ora e mezza.

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Nel tornare verso gli impianti di risalita ci siamo fermati a vedere il Welterbespirale. Si tratta di una costruzione molto vistosa che a mio avviso rovina il bellissimo panorama del Dachstein. Dal punto più alto della spirale si ha una ottima vista delle montagne circostanti, ma nulla aggiunge agli altri view point della zona.

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Quando erano ormai le 15, siamo andati a mangiare una wiener schnitzel nel “Lodge”, cioè il rifugio nell’altipiano che ci sembrava più carino. Subito dopo siamo andati a far provare ai bambini l’ebbrezza della via ferrata. Infatti, all’uscita della stazione a monte della funivia c’è una via ferrata per bambini, della lunghezza di circa 45 minuti. Tutti i bambini, compresa quella di tre anni, hanno in qualche modo indossato la mia imbragatura e fatto qualche metro in parete. 

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Finita l’escursione in montagna, siamo tornati in camper e abbiamo salutato la famiglia di mia sorella, visto che l’indomani era attesa da parenti in altra parte dell’Austria.

Noi siamo invece andati al Campeggio sul Lago di Obertraun. Campeggio molto bello, tenuto bene, con accesso diretto al lago di Hallstatt. Nel tardo pomeriggio abbiamo anche fatto un bagno nel lago. Abbiamo poi fatto un giro per il campeggio ad ammirare le case sugli alberi, nonché le carrozze stile gypsy che si possono prendere a noleggio al posto dei bungalow.

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Giro in bici ad Obertraun—Giorno 7

Il mattino successivo abbiamo fatto il check-out dal campeggio. Mi hanno messo in conto due adulti e un solo bambino (i due piccolini gratis), ma mi hanno fatto pagare per una notte € 76. Peraltro, in questa somma non è compresa la energia elettrica, il carico delle acque, e il gettone per le docce.

Ho quindi spostato il camper verso il Parkplatz Strandbad a Obertraun, cioè un comodo parcheggio a pagamento vicino al lago e alla spiaggia pubblica di Obertraun. E’ un parcheggio su erba in cui è consentito il pernottamento con il camper, senza possibilitò di caricare o scaricare le acque. Vicino però ci sono ristoranti, bar e un mini market; la spiaggia con gli scivoli d’acqua gratuiti e, infine, un bel parco giochi per bambini e un bar (abbiamo speso € 12/24 h).

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La mattina abbiamo fatto un giro in bici; abbiamo provato a costeggiare il lago di Hallstatt, ma la pista ciclabile aveva numerose salite troppo ripide per i bambini. Siamo quindi andati verso Reith e Koppenrast, in bei sentieri all’interno del bosco o lungo il torrente Traun.

Lungo la strada abbiamo trovato l’Austrian Sport Resort, dove abbiamo provato il percorso di bike pump.

Il pomeriggio io avevo intenzione di tornare nell’Austrian Sport Resort e provare il tracciato di mountain bike, ma ha piovuto e quindi siamo rimasti in camper a riposare (ne avevamo veramente bisogno, e alla fine sono stato felice di avere una mezza giornata di riposo).

Il centro di Salisburgo—Giorno 8

Martedì 13 siamo andati a Salisburgo.

Abbiamo parcheggiato il camper nel Parcheggio Salzburg 46 B150, in Vogelweiderstrasse 44. Si tratta di un parcheggio su terra battura espressamente dedicato alla sosta dei camper, a circa 15 minuti dal centro. Abbiamo pagato è € 10/24h.

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Con una passeggiata di circa 15 minuti abbiamo raggiunto il Castello di Mirabell (Schloss Mirabell), costruito dal più importante principe-vescovo di Salisburgo (Wolf Dietrich von Raitenau) per la sua amante. La visita al palazzo è gratuita, anche perché vi sono uffici del Comune e la parte accessibile al pubblico è ridotta alla scalinata principale e alla Sala di Marmo. Lo Scalone d’Onore mi è piaciuto per la sua imponenza e per la balaustra piena di sculture raffiguranti numerosi putti in diverse pose. La sala di Marmo è interessante per gli stucchi. In 10 minuti si visita il tutto con calma, ma essendo gratuito ne vale la pena.

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Il giardino esterno è altrettanto gratuito e merita sicuramente una veloce visita, per le sue aiuole ben ordinate e le fontane perfettamente funzionanti.

Mentre visitavamo il giardino del Castello di Mirabell, ho notato lo scivolo del vicino Zauberflötenspielplatz. In questa occasione, all’opposto di quello che generalmente accade, sono quindi stato io a portare i bambini ad un parco giochi. In effetti, questo parco giochi merita una visita per chiunque abbia dei bambini, grazie al suo gigantesco scivolo coperto.

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Fatto fare qualche scivolata ai bambini, siamo tornati nei giardini, che abbiamo percorso in tutta la loro lunghezza fino ad arrivare in Marktplatz, dove si trova la casa in cui ha abitato Mozart dopo il 1773. Siamo entrati nella biglietteria del casa-museo e preso qualche informazione: ci sono cimeli, ritratti di famiglia e un fortepiano. I biglietti costavano decine di euro; abbiamo quindi deciso di proseguire in cerca di una cioccolateria.

Attraversato il fiume Salzach e siamo andati in una cioccolateria vicino alla Mozarts Geburtshaus, dove abbiamo comprato i famosi Mozart Kugeln di cioccolato. Abbiamo comprato le tradizionali confezioni industriali con il faccino di Mozart, e fatto l’esperimento di comprare le palle fatte artigianalmente. Queste ultime costano € 1,50 cadauna; sono di forma irregolare, ma il cioccolato è molto più morbido e buono.

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I cioccolatini sono stati comprati subito prima di pranzo; per evitare tentazioni siamo quindi entrati nel primo ristorante che abbiamo trovato, e cioè il NordSee che si trova in Getreidegasse 11, anch’esso vicino alla Mozarts Geburtshaus. Come è noto, questo è una catena di fast food di pesce, con molti ristoranti nell’Europa centrale e in quella del nord. Abbiamo mangiato pesce discretamente bene, e a prezzi contenuti.

Subito dopo pranzo ci siamo mangiati le palle di cioccolato di Mozart e fatto un giro per le vie del centro storico di Salisburgo, pieno di negozi, bar e ristoranti. Essendo vicino al ferragosto, era pieno di gente locale e moltissimi turisti italiani. Si respirava un’aria festosa e rilassata.

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Siamo quindi andati a vedere il Residenz Quartier, cioè il principale polo museale di Salisburgo. Qui con un unico biglietto è possibile visitare gli uffici-residenza dei Principi – Vescovo che hanno governato in modo sovrano il territorio salisburghese per secoli, oltra al Duomo della città. Gli appartamenti ed uffici della Residenz sono ricchi di stucchi, affreschi ed arazzi. C’è anche una galleria con quadri di importanti pittori fiamminghi, ivi compreso opere di Rubens. La seconda parte della visita di concentra sul Duomo. Qui è degno di menzione il fatto che il Duomo si visita percorrendo le balaustre in alto alla struttura, dove si possono ammirare i preziosi organi (e si impara che il Duomo ha ben 5 organi funzionanti).

Avendo appena visitato la Residenz, abbiamo deciso di saltare gli interni della fortezza del Hohensalzburg; ci sarebbe però piaciuto percorrere i camminamenti di ronda e vedere Salisburgo dall’alto. Con nostro grande dispiacere abbiamo però constatato che non è possibile nemmeno visitare gli esterni senza biglietti, i cui prezzi, peraltro, sono abbastanza cari.

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Siamo quindi andati all’Hotel Sacher (che si affaccia sul fiume Salzach) per assaggiare la celebre ed omonima torta. La cui qualità è sempre al top, come lo è il prezzo, dato che la fetta di torta costa € 7,50, e il caffè € 4,00.

Mangiata la torta siamo tornati verso il ns camper, dove abbiamo mangiato un brodo e dormito.

Hangar-7 e i giochi d’acqua del Castello di Hellbrunn—Giorno 9

Il giorno successivo siamo andati all’Hangar-7, nei pressi dell’Aeroporto di Salisburgo. Si tratta di un museo completamente gratuito con raccolta di:

– auto di F1 della Red Bull;

– aerei ed elicotteri della flotta Red Bull, quindi sempre di grande valore storico ed estetico;

– altri mezzi e particolarità del mondo degli sport estremi, come ad esempio la tuta utilizzata da Baumgartner per volare per 36 km.

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L’Hangar-7 merita una visita anche per la sua struttura architettonica, molto avveniristica e affascinante sia dall’esterno che dall’interno.

All’interno ci sono anche sculture, opere d’arte pittoriche veramente interessanti, oltre a 3 bar e ad uno shop Red Bull.

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Per un approfondimento su questo interessantissimo museo, clicca qui.

Subito dopo siamo andati a visitare il Castello di Hellbrunn (Fürstenweg 37, 5020 Salzburg, Austria. Sito web, con prezzi ed orari è il seguente: www.hellbrunn.at).

Il Castello di Hellbrunn è uno dei posti assolutamente da non perdere per chi si rechi in visita a Salisburgo durante la stagione estiva. Infatti, nel giardino interno ci sono fontane e giochi d’acqua (Wasserspiele). I giochi d’acqua spesso si trasformano in scherzi con l’acqua, che coinvolgono e bagnano a sorpresa i visitatori. Sono quindi scherzi che possono essere divertenti e forse anche piacevoli in estate, ma che non so come vengano gestiti durante le stagioni più fredde. I giochi d’acqua oltre ad essere curiosi per gli adulti, ed un vero spasso per i bambini, rivestono importanza storica e tecnica notevole dato che sono tutt’ora azionati senza uso di energia elettrica, utilizzando quindi la originaria tecnologia del 1600.

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Abbiamo comprato il biglietto poco prima di mezzogiorno, con la visita guidata ai giochi d’acqua in italiano alle 13.20. Nell’ora e mezzo ne abbiamo approfittato per visitare il Castello e fare un giro nelle scuderie dove c’è un bar-ristorante, negozi di souvenir, i servizi igienici ed una zona relax.

Nel castello degne di nota sono le due sale completamente affrescate, e in particolare la sala dei ricevimenti, in cui si trova una grande poltrona circolare in velluto che contiene circa 8 persone. Questa poltrona gira lentamente su stessa consentendo di ammirare gli affreschi comodamente seduti. Inoltre, sui braccioli di ciascuna seduta c’è uno schermo interattivo che consente di analizzare i singoli dettagli e i personaggi degli affreschi. Mai visto un sistema più comodo ed interessante per ammirare una sala affrescata!

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Come anticipato, l’attrazione principale sono i Wasserspiele, cioè i giochi d’acqua. La visita guidata dura circa 45 minuti, e si percorrono a piedi poche centinaia di metri. Si ammirano fontane e vasche, oltre a sperimentare sulla propria pelle gli scherzi bagnati che il Vescovo riservava ai suoi ospiti.

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Successivamente abbiamo visitato parco esterno, dove abbiamo passeggiato tra laghetti, aiuole con fiori colorati, e statue. Molto tempo è stato dedicato al grande parco giochi per i bambini. Ci siamo poi rinfrescati in una sorta di vasca con percorso Kneipp, con acqua talmente gelida che la immersione delle caviglie si faceva sentire anche a livello delle anche.

La sera siamo andati a nel campeggio di St. Michael in Lungau: Campingplatz St. Michael im Lungau, in Waaghausgasse 277, 5582 St. Michael im Lungau. Il campeggio è in pieno centro del paesino di St. Michael, con ristoranti, bar, negozi, supermercati.

Il ritorno a casa—Giorno 10

Il giorno successivo siamo rientrati a casa con comodo, nel primo pomeriggio, estremamente soddisfatti della vacanza salisburghese.


3 risposte a "Vacanze salisburghesi"

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