Meet-up pre Connect Live 2019
Lunedì 11 novembre, come prima gita californiana connessa al Connect Live 2019, sono andato con altri ragazzi invitati da Google a visitare l’isola di Alcatraz.
Non era evento ufficiale Google, ma un meet-up auto gestito e organizzato da una ragazza polacca, cui hanno aderito, oltre a chi scrive, una signora greca, un cinese, uno svedese, uno svizzero, un americano, e una portoghese.
È stata una gita interessante dal punto di vista storico, e un’ottima occasione per conoscere gli altri partecipanti all’evento Google.
Come raggiungere Alcatraz
L’Isola di Alcatraz si trova nel mezzo della Baia di San Francisco, e si raggiunge con una navigazione di circa 30 minuti. Il battello parte dal Pier 33 su Fisherman Wharf.
Il biglietto del battello è valido anche per la visita dell’isola e del più famoso carcere del mondo ed è opportuno comprarlo in anticipo sul sito www.alcatraztickets.com, altrimenti si rischia di non trovare posti per giorni interi.
L’avvicinamento in traghetto ti permette di apprezzare la baia di San Francisco dal mare, ed è decisamente piaciuta a tutti.
Non solo carcere
Appena sbarcati sull’isola si respira un’atmosfera speciale e si rimane stupiti nell’apprendere che il penitenziario costituisce solo una parte degli edifici presenti nell’isola, dato che ci sono anche, tra le altre cose, la casa del direttore, l’obitorio, le scuole e le case per le famiglie delle guardie carcerarie.
Il penitenziario vero e proprio si trova sul punto più alto dell’isola e si può raggiungere con una passeggiata di circa 10 minuti (oppure con una navetta per chi ha problemi di deambulazione).
La camminata è tutt’altro che noiosa in quanto si visitano gli altri edifici non carcerari dell’isola e ci sono decine di spunti fotografici. Questo significa che alla fine abbiamo impiegato quasi un’ora a raggiungere l’ingresso delle penitenziario.
Il penitenziario di Alcatraz
Il penitenziario si visita con una audio guida compresa nel prezzo del traghetto che ti permette di fare un tour di un paio di ore molto ben organizzato e che offre molte informazioni e aneddoti sulla vita carceraria.
Si apprende che l’isola è stata dapprima una fortezza militare, poi un carcere militare e, infine un carcere federale dal 1934 al 1963.
Il carcere era famoso per le sue rigide regole e perché era impossibile evadere. Venivano mandati ad Alcatraz i detenuti molto pericolosi o quelli che avevano già tentato la fuga da altri penitenziari.
Significativo è il cartello all’ingresso del carcere secondo cui
infrangi le regole, e vai in prigione,
infrangi le regole della prigione, e vai ad Alcatraz
I detenuti trascorrevano la giornata in celle singole di circa 3 mq. Le punizioni venivano impartite nel cd. buco, ossia una cella completamente buia che fa venire la angoscia solo a sfiorarla con lo sguardo.
Grande risalto nella visita viene data ai tentativi di fuga, tutti andati a vuoto. Si vede anche la cella del fuggiasco interpretato da Clint Eastwood nel famoso film Fuga da Alcatraz. Fuga celeberrima per essere stata l’unica che ha avuto successo, propiziata da un buco scavato nel muro della cella con un cucchiaino.
Finita la visita si entra in un negozio con moltissimi prodotti del merchandising di Alcatraz (magliette, cappelli, tazze, libri, ecc.).
Il rientro. Pier 39 e leoni marini
Il viaggio di rientro sulla costa si può fare con uno qualunque dei traghetti.
Noi siamo tornati a San Francisco alle 12.30 circa (il che significa che per la visita sono state necessarie 4 ore), e siamo tutti andati a visitare il Pier 39, a scattare qualche foto ai leoni marini.