Dati tecnici della escursione:
Lunghezza: 10 km circa, oltre trasferimenti
Dislivello: 400 metri in salita; 1400 in discesa
Durata: 4 ore, oltre alle soste e trasferimenti
Punto di partenza: stazione di valle della cabinovia del Grostè.
Tipologia di escursione: anello. Dal Passo del Grostè si sale in cabinovia; arrivati in cima si cammina fino al Rifugio Tuckett. Qui si può tornare indietro, per tornare alla cabinovia del Grostè e scendere a valle con gli impianti di risalita. Tuttavia, il giro classico prevede di scendere a piedi fino al rifugio Casinei e, successivamente al rifugio Vallesinella. Da qui si torna al punto di partenza con le navette o i taxi.
Sabato 16 luglio 2022 abbiamo percorso il sentiero che collega il Passo del Grostè al Rifugio Tuckett, nel cuore delle Dolomiti di Brenta, a Madonna di Campiglio. Abbiamo fatto il giro “classico“, e quindi siamo scesi per il Rifugio Casinei e Vallesinella. Da qui abbiamo preso una navetta che ci ha riportato alla macchina.
Chi scrive, con moglie e tre figli di età compresa tra i 9 e 13 anni è arrivato al punto di partenza della escursione (stazione di valle della cabinovia del Grostè) la sera prima, avendo pernottato in camper nel parcheggio degli impianti di risalita (per i camperisti: si spende € 7 per la sosta diurna e € 13 per quella notturna, per un totale quindi di € 20). Della Compagnia facevano parte anche Nonno Livio (76 anni) e Zia Roberta, arrivati al punto di partenza sabato mattina da Trento, con un viaggio in automobile di circa 1h 15 min.

La primissima parte dell’escursione (una sorta di antipasto) è ghiotta e per nulla impegnativa, dato che si sale in cabinovia dal parcheggio di Passo Carlo Magno fino al Passo del Grostè, a quasi 2500 mslm, belli comodi. Durante la salita si possono ammirare a sinistra la Pietra Grande e destra una panoramica delle Dolomiti di Brenta, in tutto il loro splendore. I 30 minuti di risalita servono anche per “metabolizzare” i 75 euri appena sborsati agli impiantisti per due adulti e tre bambini.

Dalla stazione a monte della telecabina del Grostè bisogna seguire il sentiero 316 per Rifugio Tuckett. Il paesaggio è quasi lunare.

Dal Grostè al rifugio Tuckett il sentiero scende complessivamente di circa 300 metri, ma c’è un continuo saliscendi che consente di trovare diversi angoli per scattare le foto ricordo (qui sotto Ludovica con lo sfondo della Pietra Grande).

Ho trovato il sentiero più difficile del previsto, poiché “poco liscio” con continui scalini, salti, pietroni da scavalcare; tutti elementi che la sera si sono fatti sentire sulle gambe.

Uno dei punti più spettacolari dell’intera escursione è quando ci si avvicina ai piedi del Torrione di Vallesinella, luogo in cui tutti si mettono a scattare foto e selfie.

Alle 11.45 siamo arrivati al rifugio Tuckett; dalla cabinovia ci abbiamo messo esattamente due ore, laddove il tempo indicato nella cartellonistica dava 1h 15min (ovviamente senza soste).
La prima cosa che si incontra è la semplice e rustica chiesetta alpina.

Al Tuckett abbiamo pranzato con panini e scattato la foto ricordo di gruppo, avendo alle spalle la Bocca del Tuckett.

Al Tuckett ci sono altresì un barometro a corda e un “trono” georeferenziato.


Dopo pranzo abbiamo iniziato la discesa verso il rifugio Casinei, lasciandoci il Castelletto Inferiore alle spalle.

Nella primissima parte della discesa il panorama è lunare; mano a mano che si scende di quota si vede che la vegetazione diventa sempre più importante: dal nulla si passa ad arbusti e licheni, poi pini e fiori.

In 40 minuti siamo arrivati al rifugio Casinei, dove abbiamo mangiato il dessert, e cioè una torta per ciascuno (tranne mia moglie, a dieta).



Dal rifugio Casinei il programma della escursione prevedeva di scendere al rifugio Vallesinella, il primo luogo raggiungibile con i mezzi a motore e dove avremmo trovato il bus per il rientro alla stazione di partenza della cabinovia del Grostè. Ci sono due modi per scendere:
- discesa diretta di circa 30 minuti;
- discesa più lunga lungo il Sentiero della Cascate Alte di Vallesinella.
Noi abbiamo optato per la strada più lunga, ma paesaggisticamente più appagante.

Ci siamo anche fermati a bagnare le gambe affaticate.

Siamo arrivati al rifugio Vallesinella alle 16.30 circa, dove siamo riusciti a salire al volo nella navetta del Parco che in un quarto d’ora ci ha portato al punto di partenza del Grostè. Per la cronaca, la corsa è costata € 4 a testa.
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Per maggiori info sul Sentiero della Cascate Alte di Vallesinella, clicca QUI.
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