Il pomeriggio del terzo giorno di vacanza a San Diego – dopo essere andati a vedere il muro di confine con il Messico (come puoi leggere QUI) – siamo andati a visitare la Coronado Beach, e l’omonimo hotel che si affaccia su di essa.
Abbiamo trovato un parcheggio gratuito nel porticciolo vicino alla Boat House dell’Hotel Coronado. Ad onor del vero, all’inizio siamo stati attratti dall’architettura dell’edificio, non sapendo che fosse una pertinenza del celebre hotel.
Secondo la guida turistica l’Hotel del Coronado è famoso per la sua storia, la sua architettura iconica, il suo lusso, la sua posizione spettacolare e il suo ruolo nell’industria cinematografica, rendendolo una delle destinazioni più prestigiose della California.
E’ possibile effettuare una visita guidata dell’hotel, che purtroppo c’è una sola volta al giorno, e che noi ci siamo persi. E’ stato tuttavia possibile gironzolare in molte zone comuni della struttura, dove ci sono cartelli, pannelli informativi e foto d’archivio che ne celebrano la storia. S’impara così che l’hotel è stato il set per diversi film e serie TV famose, tra cui spicca il film del 1959 “A qualcuno piace caldo“, con Marilyn Monroe, Tony Curtis e Jack Lemmon
Costruito nel 1888, l’Hotel del Coronado è un’icona dell’architettura vittoriana e un monumento storico degli USA. La sua struttura imponente in legno e la sua architettura mozzafiato lo rendono una delle attrazioni architettoniche più riconoscibili della California.
Nel corso degli anni, l’Hotel del Coronado è diventato sinonimo di lusso e glamour, come si percepisce semplicemente entrando nella hall di ingresso, guardando i banchi del check-in.
L’hotel ha ospitato numerose celebrità, politici e personaggi famosi, contribuendo a consolidare la sua reputazione di luogo esclusivo e prestigioso. Il lusso traspare in tutta evidenza anche nel giardino interno, con piscina, tappetto erboso, palme, poltrone di marca.
Uno dei punti di forza dell’hotel è la sua location privilegiata: situato sulla penisola di Coronado, di fronte alla città di San Diego, l’hotel offre una vista mozzafiato sull’oceano Pacifico e sulla spiaggia di sabbia dorata.
Siamo entrati dalla hall di ingresso dell’hotel, l’abbiamo attraversato, e siamo usciti dalla parte opposta, direttamente nella Coronado Beach, considerata una delle spiagge più belle degli Stati Uniti.
Coronado Beach ha una sabbia dorata, sottile e morbida, con viste Panoramiche sulla skyline di San Diego. Quando ho scattato la foto qui sotto ho urlato: “sembra proprio di essere in una delle spiagge californiane dei film americani”.
Coronado Beach offre una vasta gamma di attività ricreative per i visitatori, tra cui nuoto, surf, beach volley. Per noi italiani i prezzi sono stratosferici; ad esempio c’era un corso su come costruire castelli di sabbia, per la “modica” cifra di 100 dollari a persona.
L’attività prevalente però sembra essere il surf.
Valutazione della spiaggia: ho letto che Coronado Beach ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi nel corso degli anni, inclusi elogi da parte di riviste di viaggio e organizzazioni ambientali. A mio avviso è carina, ma in Europa ve ne sono di migliori. Ha senso fare come abbiamo fatto noi, combinando una visita alla spiaggia con un soggiorno o una passeggiata nell’elegante struttura dell’hotel.
Prima di lasciare San Diego ci siamo fermati a riposare e fotografare il Coronado Bridge, un’imponente ponte che attraversa la baia di San Diego, collegando la città all’isola di Coronado. Il ponte è stato costruito negli anni ’60 e aperto al traffico nel 1969. È stato progettato per ridurre il tempo di viaggio tra San Diego e Coronado, che in precedenza richiedeva un traghetto per attraversare la baia.
Il Coronado Bridge è un’icona architettonica della regione di San Diego. La sua struttura a sbalzo presenta un’elegante curva che si alza sopra la baia, offrendo viste panoramiche spettacolari sulla skyline di San Diego e sulla baia stessa.
Dopo aver scattato questa foto dell’aereo tra i grattacieli di San Diego abbiamo iniziato il trasferimento verso la città degli angeli.
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Nei tre giorni di spesi a San Diego abbiamo visitato:
(i) il Parco Bilboa, il lungo mare e il centro come puoi leggere se clicchi QUI.
(ii) Nel secondo giorno siamo andati a Seaworld come puoi leggere QUI.
(iii) Nel terzo giorno il Muro al confine con il messico, come puoi leggere QUI.
Per tornare al programma complessivo e agli articoli sull’intero viaggio on the road in California, clicca QUI.
Per il programma del viaggio dell’anno precedente a New York, Las Vegas e Parchi dell’Ovest, clicca QUI.