Perché andare a Lubiana
Durante le vacanze della Pasqua 2019 siamo stati in Slovenia e non potevamo non visitare la sua capitale. Con la famiglia vi abbiamo trascorso, come da programmi, un giorno. Ma ci piacerebbe tornarvi subito, sia per respirare e rivivere l’atmosfera così rilassante di questa città tipicamente mitteleuropea, sia perché ci sono alcune cose che per ragioni di tempo non siamo riusciti a fare in un solo giorno.
Lubiana è una città a dimensione d’uomo: nonostante sia una città di media grandezza, conserva i pregi di un piccolo centro abitato. E’ una città molto verde con grandi parchi pubblici, tenuti molto bene. Ci sono graziosi edifici, ed è tutto estremamente pulito ed ordinato.
Passeggiare sul lungofiume di Lubiana
La prima cosa che abbiamo fatto, e che consigliamo di fare, è stato semplicemente passeggiare lungo il fiume che attraversa la città.
Anche perché gli edifici di maggiore interesse turistico si affacciano o sono comunque vicini al fiume.
Lungo il fiume, su entrambe le sponde, ci sono un sacco di bar e ristorantini.
Volendo semplificare, si può dire che le attrazioni essenziali di Lubiana sono concentrate tra il Ponte dei Calzolai e il Ponte dei Draghi.
I ponti di Lubiana
Da quello che ho letto prima di partire per la vacanza, i cittadini di Lubiana sono molto orgogliosi dei ponti che attraversano il fiume.
Il primo ponte che abbiamo visto durante il nostro giro di Lubiana è il ponte dei Calzolai, ma non ci ha colpito.
Il secondo ponte, incontrato lungo la passeggiata sul lungo fiume, è il Triplice Ponte. Si tratta del ponte più importante di Lubiana non solo perché è nella zona più centrale dell’intera città, ma anche perché è obiettivamente l’opera architettonica più interessante della Capitale. E’ composto da un vecchio ponte in pietra costruito nel 1842 e da altri due ponti costruiti nel 1931. Avrei tanto voluto avere un drone per fotografare il Triplice Ponte dall’alto.
Vicino al Triplice Ponte c’è l’ufficio del turismo di Lubiana e un curioso edificio che si affaccia sul fiume che si chiama Plecnik.
Gli altri due punti meritevoli di menzione sono il Ponte dei Macellai e il Ponte dei Draghi. Il Ponte dei Macellai è stato costruito nel 2000; si nota infatti uno stile architettonico ed un uso dei materiali contemporaneo. E’ il ponte Lubianese dell’amore; gli innamorati hanno rinchiuso simbolicamente il loro amore con un lucchetto attaccato al parapetto del fiume e lanciato le chiavi nel fiume. Il Ponte dei Macellai è inoltre adornato da sculture dell’artista sloveno Jakov Brdar.
Il Ponte dei Draghi è quello che chiude (a nord) l’isola pedonale di Lubiana. Prende il nome dalle grosse sculture a forma di drago che lo abbelliscono, e che tanto sono piaciute ai miei figli. Fu costruito tra il 1900 e 1901 secondo il progetto dell’architetto Zaninovic ed è la prima costruzione in cemento armato della città.
Il Castello di Lubiana
Il Castello di Lubiana è uno dei simboli della città; si trova in cima ad una collina che domina la Capitale.
Noi siamo saliti al Castello lungo un sentiero che parte dal lungofiume, precisamente da Vodnikov trg. Si cammina in salita per una decina di minuti. Tuttavia, si può salire anche con una cremagliera (oppure in macchina, ma questa è una opzione poco “turistica”).
La prima sensazione che si ha quando si arriva in cima è la meraviglia per il bel panorama. Poi si rimane colpiti per l’ottimo stato di conservazione del castello. Sul depliant preso all’ufficio del turismo abbiamo letto che inizialmente fu una fortezza militare, poi sede del governatore provinciale, dopo ancora fu trasformato in caserma e prigione. Oggi viene descritto come “la principale attrazione della città e un punto culturale importante che offre contenuti vari”.
Abbiamo deciso di non acquistare i biglietti per entrare nel museo perché (i) il giorno precedente avevamo già visitato il Castello di Predjama (chi ci ha quasi entusiasmato, come riportato in questo articolo); (ii) la suddetta descrizione del Castello di Lubiana non ci ha convinto; (iii) amici che recentemente vi erano stati, ci hanno detto che il prezzo del biglietto è sproporzionato rispetto a quello che si vede.
Senza acquistare il biglietto, è comunque possibile entrare nella corte del castello. Si nota che si è in presenza di una struttura tutt’altro che obsoleta, e si capisce perché l’ufficio del turismo scrive che oggi il Castello “offre contenuti vari”. Infatti, ogni angolo del complesso è stato adibito a bar, ristoranti, negozi, oltre alle sale più propriamente museali.
Salire al Castello ed entrare nella zona accessibile al pubblico è quindi una delle cose assolutamente da fare a Lubiana.
Odprta kuhna
Terminata la visita al Castello, siamo ridiscesi sul lungofiume, abbiamo visitato e fotografato il Ponte dei Draghi e dei Macellai, e ci siamo diretti verso il Triplice Ponte per pranzare nel Odprta kuhna, cioè un mercatino con bancarelle di cibo etnico e gustose bevande.
Non ho ancora capito se questa iniziativa c’è solo il venerdì (giorno in cui siamo stati noi, e da come sembrerebbe essere da qualche blog che ho consultato), oppure in tutti i giorni della bella stagione.
Slovenska cesta
Dopo pranzo, ci siamo diretti verso Slovenska cesta, che è la via dello shopping di Lubiana. Ci sono i negozi delle grandi catene che si trovano nelle città europee. L’abbiamo quindi percorsa molto velocemente.
Kongsreni trg (Piazza del Congresso)
La Piazza del Congresso ci è piaciuta perché molto ampia e circondata da edifici d’epoca; in particolare si segnalano: il palazzo della Orchestra filarmonica slovena, la sede dell’Università di Lubiana, e la Chiesa Orsolina.
Si chiama in questo modo perché ha subito un profondo restauro in occasione, appunto, del Congresso della Santa Alleanza del 1821.
All’altezza della sede dell’Università c’è il posto migliore per fotografare il Castello di Lubiana.
E’ una piazza molto viva: il giorno in cui l’abbiamo visitata c’era una sorta di fiera della cannabis e un concerto di musica rock.
Nella Piazza del Congresso s’è anche il Museo delle Illusioni.
Museo delle Illusioni
Questo museo ha le tradizionali illusioni ottiche, quali ad esempio le stampe delle scale e triangoli impossibili di Escher, ecc.
Quello che ci è maggiormente piaciuto sono la serie di giochi e stanze in cui il visitatore entra con tutto il corpo e fa parte della stessa illusione ottica; a titolo esemplificativo la stanza degli specchi, quella della relatività, ecc.
Il Museo si visita in una ora circa; è raccomandato per chi viaggia con bambini.
Giro in bici lungo il POT
Finito di visitare il Museo delle Illusioni, abbiamo mangiato un gelato sul lungo fiume e poi siamo tornati al nostro camper, dove i bambini hanno riposato (clicca qui per indicazioni su dove sostare con il camper).
Poiché in tutte le guide turistiche o nei travel blog si consiglia di fare un giro in bici tra i parchi o lungo le piste ciclabili di Lubiana, io nel tardo pomeriggio ho preso la bici e percorso l’intero anello del cd. POT. Si tratta di una pista ciclabile lunga 34 km che fa il giro dell’intera città.
L’anello segue il tracciato del recinto di filo spinato che durante la Seconda Guerra Mondiale circondava completamente la Capitale Slovena. Oggi viene definito come il più grande monumento antifascista d’Europa, dato che lungo la pista ciclabile ci sono sculture, pietre commemorative, pannelli esplicativi.
Per maggiori informazioni su questo giro, clicca QUI.
Per un elenco delle cose da vedere in Slovenia, clicca QUI.
2 risposte a "Visitare Lubiana in un giorno"