Perché fare questa escursione
Il martedì grasso del 2021 con la famiglia (due adulti e tre bambini di età compresa tra 8 e 12 anni) sono andato a fare una bellissima escursione sul Monte Piana, sopra il Lago di Misurina.
Le montagne e i panorami sono bellissimi, dato che siamo nel cuore delle Dolomiti. Si vedono dall`alto il lago di Misurina, i Cadini di Misurina e le Tre Cime di Lavaredo.
Tuttavia, il vero valore aggiunto di questa escursione nella neve è la discesa, che si può fare con gli slittini. Si risparmiano un paio di ore di camminata e ci si diverte come matti.
Essendoci molta neve, arrivati in cima al Monte Piana non siamo riusciti a vedere le trincee e gli altri reperti storici del Museo della guerra, che rappresentano uno dei motivi di interesse di questa escursione in estate.

Scheda tecnica
In estrema sintesi, i dati della escursione sono i seguenti:
a) lunghezza: 5 km (solo andata)
b) dislivello: 600 m
c) durata salita: 2 ore
d) durata discesa con slittino: 30/40 minuti
e) punto di partenza: Misurina, parcheggio del campeggio
f) punto di arrivo: Monte Piana, rifugio A. Bosi
g) costo slittino: euro 5
h) dove trovare lo slittino: in cima, presso il rifugio A. Bosi

Il sentiero
Il sentiero parte dal parcheggio vicino al campeggio di Misurina. Guardando il Ristorante Bar Genzianella si cammina verso sinistra, paralleli alla pista da sci di fondo.

Il sentiero è largo, essendo una strada carrabile, percorsa in estate dai fuori strada del servizio shuttle per il Monte Piana.
In inverno generalmente il fondo è ben battuto, dato che ci passano le motoslitte che portano a Monte Piana le persone che non vogliono, o non possono, fare due ore di camminata in salita.
Peraltro, è importante sottolineare che le motoslitte sono fondamentali anche per i pedoni, perché riportano in quota gli slittini. La maggior parte delle persone percorre questo sentiero con semplici scarponi da montagna o con doposci. Ad esempio i miei figli sono saliti con i Moon Boot. Ho visto una famiglia salire con le ciaspole, ma molte altre persone le hanno lasciate nello zaino. Ci sono anche stati gruppi di escursionisti che sono saliti con gli sci e le pelli di foca.

La deviazione per il vecchio sentiero militare
La prima parte della ascesa è nel bosco, anche se di tanto in tanto tra la vegetazione fanno capolino le Tre Cime di Lavaredo. Dopo circa 30 minuti di camminata lungo l`ampia strada carrabile abbiamo visto che sulla sinistra si staccava un sentiero pedonale, con una traccia fatta da qualche escursionista con le ciaspole. Abbiamo quindi preso questo sentiero, completamente soli, in mezzo alla natura e con metri di neve. Spettacolare!

Dopo 45 minuti la traccia lungo questo sentiero si è interrotta a causa di un slavina. Mentre stavamo cercando di capire se riuscivamo a trovare qualche passaggio alternativo abbiamo visto in diretta un`altra piccola scarica di neve dal pendio sovrastante. Era il segnale più evidente della necessità di tornare sui nostri passi per riprendere l`ampia via carrabile, ancorché frequentata dalle motoslitte.

Monte Piana
La seconda metà della ascesa è paesaggisticamente spettacolare. Infatti, il sentiero si arrampica sulle pendici del monte con una serie di tornanti con la strada a strapiombo.
La vegetazione è praticamente scomparsa e si possono ammirare le Tre Cime di Lavaredo e persino il celebre rifugio Locatelli (quello da cui si scattano le migliori foto delle Tre Cime).

Questa è stata la parte migliore dell`intera escursione, e abbiamo scattato decine di foto.

Il rifugio A. Bosi e il ritiro degli slittini
Arrivati al rifugio abbiamo scoperto che il rifugio era chiuso, nonostante fosse martedì grasso e ci fosse moltissima gente. I cartelli che lungo la strada dicevano di un’apertura del rifugio il sabato e la domenica era tristemente corretti.

Affamati e assettati non ci siamo gustati la sommità del Monte Piana, cercando solo di recuperare tre slittini per tornare il più velocemente possibile a valle per pranzare. Gli slittini li abbiamo noleggiati dal pilota della motoslitta, pagandoli euro 5 ciascuno.
La discesa in slittino da Monte Piana
La discesa verso Misurina si fa lungo la medesima strada dell`andata. Ci si impiega 30-40 minuti. In un paio di occasioni bisogna tirare gli slittini perché il sentiero non è abbastanza ripido. Si tratta comunque di tratti lunghi un centinaio di metri. Nonostante dividessi lo slittino con uno dei miei figli, in quattro tratti ho sfiorato i 30 kmh. Nella retta finale si riescono a raggiungere i 40 kmh senza problemi. Arrivati al parcheggio abbiamo lasciato gli slittini per correre a pranzare.

Camper
Il punto di partenza della escursione è a fianco dell`area sosta di Misurina (qui la nostra recensione, dopo averla visitata in estate).
Ad onor del vero, nell`inverno del 2021, forse a causa dell`eccesso di neve, l`area sosta era in gran parte inagibile e la maggior parte dei camper sostavano e pernottavano nel parcheggio delle auto.

Altre escursioni
Il Lago di Misurina è un luogo nevralgico per l`escursionismo estivo ed invernale. Ad esempio dallo stesso parcheggio:
(i) parte lo shuttle bus per andare al Rifugio Auronzo e all`anello delle Tre Cime di Lavaredo (qui il racconto della escursione fatta a piedi nella estate 2020)
(ii) se invece di salire verso sinistra (in direzione Monte Piana) si sale a destra, prendendo la pista da sci dismessa, si arriva alla Forcella della Neve oppure al rifugio Fonda Savio (qui il racconto della gita con le pelli di foca con l`Apricot Ski Club)
(iii) parte il sentiero per fare il giro del Lago di Misurina.

Purtroppo quest’anno il martedì grasso è capitato in un momento molto complicato. Alcune regioni sapevano già che i rifugi sarebbero stati chiusi mentre altre no, la decisione è stata presa all’ultimo momento. Per fortuna almeno il servizio degli slittini era attivo.
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