Cosa è l’Eroica
L’Eroica è innanzitutto una manifestazione cicloturistica che si svolge dal 1997 nelle Terre di Siena lungo le magnifiche colline toscane. I tratti caratterizzanti questo evento sono:
(i) il percorso: si svolge in buona parte su strade sterrate, e più precisamente lungo le cd. strade bianche;
(ii) obiettivo: rievocare il ciclismo dei vecchi tempi, quelli “eroici”, per l’appunto;
(iii) alla luce del predetto obiettivo, le biciclette ammesse sono solo bici da corsa “vintage” che devono rispettare determinati criteri; ad esempio telaio in acciaio; leve del cambio sul tubo obliquo del telaio; ecc.
(iv) non è una gara, e quindi la partenza è libera entro una certa fascia oraria (cd. alla francese) e non è prevista una classifica finale.
La “Eroica classica” si tiene in genere ad ottobre, ma non è adatta a tutti, se non altro perché non tutti hanno una bici d’epoca. Vengono quindi organizzate altre manifestazioni sullo stesso percorso in cui è ammessa la partecipazione con ogni tipo di bici.

Il percorso dell’Eroica
Nelle manifestazioni ufficiali i percorsi sono di diverse lunghezze per consentire anche alle persone non molto allenate di parteciparvi. Il percorso “Lungo” si snoda per 205 km con 3.891 metri di dislivello.
Come anticipato la particolarità è che ci sono numerosi tratti sterrati e (aperti al traffico veicolare, anche se le auto non danno fastidio dato che se ne incontrano veramente poche) con numerosi saliscendi. Qui sotto la planimetria, scaricata dal sito ufficiale.

Il percorso della Eroica è ben tabellato, nel senso che ad ogni incrocio sono ben visibili i cartelli stradali indicanti la strada da seguire; quindi è facilmente percorribile anche senza la traccia gpx, che comunque è reperibile a presso il sito ufficiale.

La nostra Eroica, in 4 tappe
205 km e quasi 4 mila metri di dislivello, di cui la metà sterrati, sono veramente tanti; rectius: troppi da fare in un giorno solo.
Insieme ad Alberto e Federico li abbiamo quindi percorsi in 4 tappe; specificatamente 4 anelli di lunghezza ciascuno tra i 55 e gli 80 km, con punto di partenza e arrivo in un posto adatto a sostare con il camper. Questo significa che alla fine abbiamo percorso oltre 230 km, dato che è stato necessario fare strada in più “per chiudere” gli anelli. Il dislivello complessivo ha superato i 4 mila metri.
Io e Alberto abbiamo corso con bici da corsa, con copertoncini da 25 mm. Federico con bici gravel (tubeless).
Dal punto di vista della tecnica ciclistica precisiamo subito che:
(i) non abbiamo mai bucato, nonostante i tratti di sterrato siano stati più lunghi del previsto;
(ii) anche se gli sterrati sono aperti al traffico veicolare, le auto non danno fastidio dato che se ne incontrano veramente poche. Più numerosi e invadenti sono i motociclisti;
(iii) il dislivello è notevole, dato che l’intero percorso è caratterizzato da continui saliscendi; non ci sono tratti in pianura;
(iv) talvolta le salite sono veramente ripide; non sono lunghissime ma sono impegnative con le bici da corsa perché è impossibile alzarsi sui pedali per assenza di grip;
(v) la sensazione complessiva è di aver percorso 200 km (sui 230 km complessivi) in una sorta di pista ciclabile, in un ambiente meraviglioso.

1° Tappa: l’Eroica del Chianti
Partiti da Treviso la mattina di giovedì 2 giugno 2022, siamo arrivati a Gaiole in Chianti giusto in tempo per pranzare.
Abbiamo scelto Gaiole in Chianti per due motivi:
(i) C’è una area sosta per camper, gratuita;
(ii) E’ il luogo di partenza ed arrivo della Eroica, quella ufficiale.
In un wine bar abbiamo tutti e tre mangiato “pappa al pomodoro”; nell’attesa del nostro piatto non ho potuto fare a meno di notare come il 90% delle persone sedute nei vari locali della piazza di Gaiole fossero cicloturisti. Il negozio di fronte al nostro wine bar era lo shop ufficiale dell’Eroica: è arredato meravigliosamente, con bici, accessori e capi vintage. Insomma, eravamo “carichi abbestia”.

Alle 16.30 siamo partiti per il giro in bici, lungo l’anello del Chianti. La lunghezza della prima tappa è di circa 50 km, con 6 tratti sterrati. L’abbiamo percorso in senso orario, passando per
- il Castello di Brolio
- Pianelle
- Radda in Chianti
- Castello di San Donato in Perano

Le colline del Chianti sono meravigliose; ovviamente, ci sono molti vitigni. Le soste per ammirare il panorama e fare foto sono state numerose. Ci ha sorpreso che pure nei tratti asfaltati il traffico veicolare era praticamente nullo.

La parte paesaggisticamente più interessante del giro è stata la discesa finale da Radda in Chianti verso Gaiole, nello sterrato che passa per il Castello di San Donato in Perano. Purtroppo non lo abbiamo potuto godere insieme perché uno di noi è stato poco bene e, quindi, lo ha saltato, ma rimane uno dei posti più iconici del Chianti.

2° Tappa: l’Eroica delle Crete Senesi
Venerdì 3 giugno abbiamo spostato il camper a Monteroni d’Arbia, punto di partenza dell’anello che va nelle Crete Senesi.

Questa era la tappa che alla vigilia più spaventava, perché lunga quasi 80 km, con 7 lunghi tratti sterrati. Inoltre prevede anche il GPM (Gran Premo della Montagna) di Monte Santi Marie, che è considerata la parte più difficile della gara dei professionisti delle Strade Bianche.
L’anello è stato percorso in senso antiorario:
– da Monteroni a Bolsinina si corre verso sud per 5 km sulla strada sterrata parallela alla Cassia, che avevo “scoperto” ad aprile facendo un giro in bici con la famiglia (clicca QUI per il racconto di questa gita di 38 km). Questo è uno di quei tratti che non fanno parte del percorso dell’Eroica, ma che servono per “chiudere l’anello”;
– in località di Bolsinina si entra sulla traccia Eroica e si inizia a salire verso Asciano, in un lungo tratto sterrato;
– nei pressi del borgo di Asciano (la cd. capitale delle Crete Senesi) c’è un po’ di asfalto;
– subito dopo Asciano inizia il lungo tratto sterrato (11,5 chilometri) che passa per il GPM di Monte Sante Marie, con la ripida salita dedicata a Fabian Cancellara, tre volte vincitore della competizione professionistica. Dopo il GPM la strada bianca si fa più agevole grazie ad un divertente tratto ondulato che termina nella località di Torre a Castello;
– da Torre a Castello si raggiunge Pianella dove il percorso della Eroica torna ad andare verso sud. Da qui si riesce a vedere il centro di Siena e la Torre del Mangia;
– in località Colle Malamerenda, nella periferia sud di Siena, abbiamo abbandonato la traccia della Eroica per prendere la SS Cassia per rientrare al camper a Monteroni d’Arbia.

Nel pomeriggio abbiamo spostato il camper a Rapolano Terme, dove c’è una bella Area Sosta attaccata alle terme. Nei nostri programmi avremmo dovuto passare il pomeriggio alle terme, ma il caldo e la stanchezza ci hanno indotto a riposare in camper. Siamo usciti solo per andare a cena.

3° Tappa: l’Eroica nella Val d’Arbia
Sabato 4 giugno siamo tornati a Monteroni d’Arbia, punto di partenza della terza tappa, sulla carta la più semplice dell’intero tour. Infatti si tratta di un anello di circa 50 km, quadi tutti sterrati (solo 4 tratti di asfalto), con dislivello modesto.

Siamo partiti da Monteroni d’Arbia, come il giorno precedente (questo è il mio luogo preferito, perché comodo per parcheggiare il camper, con un grande supermercato e una officina per bici).
Abbiamo percorso il giro in senso antiorario. Per riprendere la traccia dell’Eroica in località Colle Malamerenda (nella periferia sud di Siena, dove l’avevamo lasciata il giorno precedente), abbiamo percorso la via Francigena in direzione nord, lungo una strada ornata da cipressi, come si vede nelle cartoline.

Rientranti nella traccia dell’Eroica, siamo passati per Radi, Murlo, Vescovado, per poi fare tappa a Buonconvento, dove abbiamo riempito le borracce nella fontanelle nei pressi della porta nord del magnifico borgo toscano.
Il ritorno a Monteroni è stato fatto sempre lungo la via Francigena.

Alla prova dei fatti, questa si è dimostrata la tappa più semplice del programma, tant’è che l’anno prossimo vorrei farla con moglie e bambini. Ed invero, la relativa semplicità del giro si accompagna a paesaggi stupendi.
Sostanzialmente questo è il giro che avevamo fatto nel 2019, con qualche deviazione off-road (clicca QUI per il racconto del 2019).

Il pomeriggio siamo andati a Bagno Vignoni, il borgo famoso perchè la piazza principale è costituita da una grande piscina di acqua termale.

Abbiamo fatto anche il bagno in una delle piscine naturali (ingresso libero) che si trovano a valle del borgo; l’acqua calda sulfurea ha fatto miracoli per le nostre gambe affaticate.


4° Tappa: l’Eroica Montalcino
L’ultima tappa del giro prevedeva un anello di 60 km circa, con salita fino a Montalcino.

Abbiamo parcheggiato il camper a Torrenieri e un lunghissimo sterrato ci ha portato nel piccolo borgo di Lucignano d’Asso (nella foto qui sotto). Per decine di chilometri abbiamo pedalato immersi nella natura; c’era solo qualche casale o fattoria e niente altro (nelle tappe precedenti c’è sempre stata qualche bruttura dell’uomo a rovinare l’ambiente: qui niente!).

Dopo essere ripassati per Buonconvento, il percorso dell’Eroica si arrampica con una lunga, ripida e sterrata salita fino a Montalcino. Abbiamo fatto l’intero giro del borgo in bicicletta, e riempito la borraccia nella fontanella di fronte al duomo. Una spettacolare discesa ci ha riportato a Torrenieri.
Finito il pranzo a base di bruschette e affettati e formaggi toscani, ci siamo sorbiti sei ore di viaggio per tornare a casa (il contro-esodo del ponte di giugno). Durante il rientro ci siamo però fermati a scattare diverse foto ai cipressi di San Quirico d’Orcia.

Per il racconto di altri giri in bici con Alberto e Federico clicca:
– QUI per il giro in MTB sulle crete senesi;
– QUI per il giro da Strà, Riviera del Brenta, Venezia, Lido di Venezia e Chioggia;
Con Alberto ho anche percorso:
– la pista ciclabile Calalzo – Cortina, con anello della conca ampezzana (clicca QUI);
– la Parigi – Roubaix per amatori (clicca QUI).
Per una sintesi di questo articolo, con foto a schermo pieno in pdf, clicca QUI: