Dati della escursione al Forte Campolongo
Partenza: Rifugio Campolongo, sopra Roana, nell’Altipiano di Asiago. Facilmente raggiungibile anche con i camper, come vedremo sotto.
Lunghezza: per la via diretta si arriva in 30 minuti (altri 25 minuti per tornare). Il mio consiglio è di fare una camminata ad anello di circa 2 ore, passando al ritorno per Spiazzo Garibaldi.
Dislivello: 200 m
Difficoltà: facile, fattibile con i bambini
Cosa vedere in una passeggiata al Forte Campolongo
Questa escursione offre molti spunti di interesse, a partire dal Rifugio Campolongo. In particolare segnaliamo:
- Il Forte Campolongo, recentemente ristrutturato, con ottimi pannelli informativi sulla storia del forte e la sua logistica; dal Forte si gode anche di un bel panorama sulle valli sottostanti. È quindi un perfetto connubio tra storia e natura
- La caverna del Sieson
- Il sentiero nei boschi, ideale per avvicinare i bambini alla montagna.
Punto di partenza: il Rifugio Campolongo
Il Rifugio Campolongo è il naturale punto di partenza per questa passeggiata. Si trova a circa 1.500 mslm, tuttavia, si raggiunge lungo una comoda e ampia strada asfaltata, facilmente percorribile anche con i camper più grandi. Segnalo che le indicazioni di Google Maps sono errate, dato che la via è molto più breve e diretta di quanto rappresentato dalla App di Mountain View. Con il camper sono circa 20 minuti da Roana.
Nel Rifugio c’è un grandissimo parcheggio sterrato, in piano. C’è anche una zona dedicata ai camper ed è anche possibile pernottare.
Il posto è bellissimo: c’è un ampio prato, che ti invoglia a stendere una coperta e fare un pic nic. Lo stesso rifugio è molto bello, con bar, ristorante e centro benessere. Per i bambini c’è un piccolo parco giochi con scivoli, altalene e carrucola.
Da qui in inverno partono le piste di sci da fondo che arrivano fino in Trentino, che d’estate possono essere usate per fare facili giri in bici.
Da questo posto parte, infine, il sentiero che conduce al Forte Campolongo.
Il sentiero
Il Forte di Campolongo si raggiunge seguendo il sentiero 810, che parte dal parcheggio.
Si inizia subito a salire lungo un sentiero tipicamente montano, che entra nel bosco.
Questa prima parte del sentiero ha dei tratti tra le rocce piuttosto suggestive. Ai bambini e` piaciuto molto il passaggio sotto un grande sasso, quasi come si fosse in un tunnel.
Dopo circa 15 minuti si incontra la Caverna del Sieson, dove è d’obbligo una pausa per scattare qualche foto e leggere i pannelli informativi.
Caverna del Sieson
Trattasi di una cavità naturale che si incontra lungo il sentiero. E’ profonda 96, ma si può visitare solo la prima piccola parte, con un sentiero protetto da un parapetto di metallo.
Grazie alla temperatura costante e alla ventilazione è facile trovare del ghiaccio anche agli inizi della stagione estiva.
Brentari nel 1885 la descriveva in questo modo
Profonda e larga caverna che scende poi a forma di pozzo, nel cui fondo c’è ghiaccio tutto l’anno avantunque se ne cavi continuamente e negli anni asciutti se ne estragga tanto da abbeverare gli animali delle malghe vicine. È la più grande delle varie simili caverne che si trovano su questi monti.
Visita del Forte di Campolongo
Dopo altri 15-20 minuti di salita nel bosco si raggiunge il Forte di Campolongo. Per entrare nel Forte bisogna attraversare un lungo tunnel scavato nella roccia.
Il Forte è stato costruito dall’Esercito Italiano tra il 1908 e il 1912 a strapiombo sulla Val d’Astico, a quota 1720 mslm. Considerato dai vertici militari un pilastro fondamentale nel sistema difensivo del confine italo-austriaco, era dotato di 4 cannoni in cupole girevoli corazzate.
Più volte colpito dal fuoco austriaco, il 22 maggio 1916 fu occupato dalle fanterie austriache, che lo tennere fino alla fine del conflitto.
Oggi il Forte merita una visita perché è stato in parte ristrutturato; i pannelli informativi consentono al visitatore di farsi un’idea della logistica e della sua struttura organizzativa durante il conflitto.
La visita del Forte di Campolongo ha un ulteriore aspetto degno di menzione, e cioè quello paesaggistico: il panorama che si vede dal Forte spazia dalla Pianura Padana alle montagne trentine.
Rientro al parcheggio
Il mio consiglio è di tornare al parcheggio non lungo la via dell’andata, ma di scendere lungo la strada sterrata che conduce in circa un’ora allo Spiazzo Garibaldi. In alternativa, sempre lungo questa strada sterrata, si può ritornare al Rifugio Campolongo girando a sinistra al primo bivio.
Lungo questa via sterrata ci sono un paio di view point niente male.
Per il racconto della passeggiata al Forte Interrotto di Asiago clicca qui. Per il giro lungo la pista ciclabile del vecchio trenino, clicca qui.
Per la spettacolare gita sul Monte Cengio lungo la strada a strapiombo della Granatiera, clicca qui.
Interessante, spero di andarci il prima possibile anch’io con la mia famiglia.
Anna
"Mi piace""Mi piace"