In due precedenti articoli mi sono dilettato nel gioco di valutare le località sciistiche che ho avuto la fortuna di visitare, rispettivamente, in Trentino e in Alto Adige. I criteri di giudizio sono basati sulle (i) dimensioni del comprensorio; (ii) le caratteristiche degli impianti di risalita; (iii) la qualità dei rifugi e dell’apres ski; (iv) la qualità del paese, avendo riguardo della vivibilità, pedonalizzazione, e varietà di offerta turistica alternativa allo sci, e infine il (v) prestigio della località derivante dalle competizioni sportive internazionali che essa ospita. Ogni località è stata quindi collocata in quattro fasce, dove la prima rappresenta il TOP (clicca QUI per approfondire i criteri di valutazione e di suddivisione in fasce).
Oggi, invece, mi concentrerò sulle località sciistiche del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. Sono indicati anche i prezzi degli skipass in alta stagione (giornaliero, adulti, stagione 2021-22), ma i prezzi non incidono sulla valutazione.

Arabba: le piste da sci di Arabba fanno parte del Sella Ronda; questo significa che partendo da Arabba si possono raggiungere, sci ai piedi (solo per fare un esempio), Canazei o la Val Gardena. Si può anche andare in Marmolada. È altresì una delle località percorse dal giro della Grande Guerra (clicca QUI per maggiori info). Non mancano quindi le piste. Un po’ meno di entusiasmo si ha se si guardano gli impianti di risalita: ve ne sono alcuni moderni, ma ci sono anche diverse seggiovie vecchie e lente, soprattutto nel versante con piste più semplici, cioè quelle adatte ai bambini. Ad Arabba ci sono alcune piste molto famose, come il ripido imbuto che scende da Porta Vescovo (un passo a 2500 mslm, con spettacolare vista sulla Marmolada e Alta Badia). Il paese di Arabba è nella norma. Ha una comoda area sosta camper vicino al parcheggio della Funivia di Porta Vescovo, che ha il difetto di essere sempre in ombra (e con pochi servizi). Pertanto, dal punto di vista sciistico colloco Arabba tra la seconda e terza fascia, mentre è quasi ottima per i camperisti. Prezzo skipass: € 59,00.
Alleghe – Civetta: Alleghe è uno dei paesi di partenza delle piste del comprensorio del Civetta; questo è un carosello di medie dimensioni (72 km), con impianti di tutti i tipi: vi sono alcuni impianti veloci e moderni, ma vi sono anche dei colli di bottiglia con seggiovie lente ed obsolete, a partire dalla strategica seggiovia di Palafavera, che tanto fa imprecare gli sciatori della domenica che perdono tempo in una coda anacronistica. È stata la prima località veneta in cui ho sciato da bambino, e ancora oggi ne sono affezionato, anche perché c’è una delle piste che più mi piace al modo: la Fertazza. Il paese è sull’omonimo lago, soffocato dalla strada statale, e con hotel, bar/ristorante non paragonabili a quelli del vicino Alto Adige. Colloco questa località tra la seconda e la terza fascia. Il prezzo del giornaliero nel Natale 2021 è di € 52,00 (con possibilità di fare il mattutino ed il pomeridiano). Ad Alleghe c’è una area sosta camper, fuori dal paese, lungo la strada statale, che mi sembra troppo lontana dagli impianti per farla a piedi (con scarponi da sci). In ogni caso, per una disamina approfondita delle caratteristiche di questo comprensorio, con la lista di tutti i posti dove sostare con il camper, clicca QUI.
Cortina d’Ampezzo: è conosciuta come la “perla delle Dolomiti”; è una delle località sciistiche più famose d’Italia, che in alta stagione si riempie di VIP. E’ sede di gare di Coppa del Mondo femminile; ha ospitato i Campionati del Mondo nel 2021 e le Olimpiadi invernali nel 1960; ospiterà alcune gare anche delle Olimpiadi del 2026. Il centro cittadino è grande, con bei negozi di marca, e con locali ben frequentati. E’ circondata da montagne meravigliose. Tuttavia, tra gli appassionati di sci spesso si sentono delle riserve su Cortina d’Ampezzo, sintetizzabili con la battuta che Cortina è rimasta ferma agli anni ’60, quelli della Olimpiade. Ed invero, buona parte degli impianti sono obsoleti, lenti e scomodi; per spostarsi da un comprensorio all’altro (es. dalle piste del Faloria a quelle della Tofana) è necessario usare l’automobile; i rifugi e in genere l’accoglienza non è al livello delle località austriache o svizzere. Negli ultimissimi anni c’è stata una inversione di tendenza: dopo l’assegnazione delle Olimpiadi del 2026 sono stati fatti diversi investimenti per arrestare la decadenza di questa location, ivi compresa la costruzione di due nuove cabinovie (l’ultima, inaugurata nel Natale 2021, collega le Tofane con le Cinque Torri). Pur con tutti i limiti evidenziati in precedenza, questa località non può non essere collocata nella prima fascia (quella di St. Moritz e Kitzbuehel). Per il turismo itinerante, ci sono due campeggi alle periferie dell’agglomerato urbano, lontano dagli impianti di risalita. Prezzo ski pass € 62,00.
Falcade – Passo San Pellegrino. Il paese di Falcade e metà delle piste del comprensorio, amministrativamente parlando, ricade in Veneto; le piste di Passo San Pellegrino invece sono in Trentino. Si tratta, comunque, di un discreto carosello che presenta complessivamente 50 km di piste. Gli impianti sono veloci; si segnala la funivia che dal Passo San Pellegrino porta a Col Margherita a oltre 2500 mslm. La pista più famosa del comprensorio è la “Volata” che parte dalla cima del Col Margherita; trattasi di una nera che è abitualmente sede di allenamento delle nazionali italiane e USA delle discipline veloci (Super G). Nel 2021 ha ospitato una prova di Coppa del Mondo. Il centro di Falcade è grande, con qualche elemento architettonico non banale (tabià), la pista di pattinaggio, ecc. Per i camperisti c’è un parcheggio attaccato alla cabinovia, oltre alla possibilità di dormire in sosta libera al Passo. A mio avviso siamo a metà strada, più vicini alla terza fascia che alla seconda.
Marmolada. Ci sono pochi impianti (tre tronchi di funivia e poco altro) e poche piste, per un totale di circa 20 km sciabili. Tuttavia dalla cima di Punta Rocca (3.300 mslm) a Malga Ciapela (1.450 mslm) c’è una pista lunga 12 km con quasi 2000 metri di dislivello: solo questa vale lo ski pass (che costa € 59,00). Durante il Giro della Grande Guerra che ho fatto nel 2018, non mi sono fermato a Malga Ciapela, ma ho continuato a sciare anche attraverso i Serrai di Sottoguda, con una “discesona” di 45 minuti. Mi ricorderò sempre anche la prima volta che sono salito sulla Marmolada: la parete fa impressione, se la si guarda dal basso; emozionante è stato mettersi attaccato alla finestra della funivia, quando sembra sfiorare la roccia. Rientra nella terza fascia.
Nevegal – Col Visentin. Montagna sopra Belluno. Molto comoda per fare imparare a sciare i bambini, dato che è vicina all’uscita della autostrada. Ci sono tre skilift e due seggiovie per circa 30 km di piste. Prezzo skipass: € 28,00. C’è un campeggio, che però non ho mai provato con il camper. Rientra nella quarta fascia.
Pecol – Civetta: Pecol è il secondo dei paesi che insistono nel comprensorio del Civetta che, come già detto, presenta poco più di 70 km di pista, con impianti di vario livello. Anche in questo caso, siamo più vicini alla terza fascia che alla seconda. Il prezzo del giornaliero nel Natale 2021 è di € 52,00. Per i camperisti Pecol è meraviglioso perché c’è un campeggio letteralmente attaccato alle piste da sci ed alla cabinovia. Poco distante, a Palafavera, c’è un altro campeggio ed una area sosta, anch’essi vicinissimi alle piste da sci (per le caratteristiche di questo comprensorio, con la lista di tutti i posti dove sostare con il camper, clicca QUI).
Pian del Cansiglio. Posto paesaggisticamente molto bello, ideale per passeggiate, sci da fondo e, in estate, la mountain bike. Fino a qualche anno fa c’erano degli skilift, che sono stati progressivamente dismessi. Mi è rimasto impresso questo luogo (i) per la formula di pagamento, perché ti presentavi all’addetto, gli consegnavi € 1 e lui ti dava il gancio; (ii) perché è stato uno dei miei primi viaggi in camper sulla neve, con le gomme invernali (clicca QUI per il diario di viaggio della gita). Per lo sci alpino rientrava nella quarta fascia, prima che gli impianti chiudessero.
Piancavallo. Stazione sciistica sopra Aviano, in Friuli Venezia Giulia. Ho scoperto questa località dopo il 2017, e ora ci vado spesso perché è vicina alla casa di Treviso (1h 10 min di auto) e i bambini sciano gratis o spendendo al massimo 10 euro. Ci sono 6 seggiovie e diversi tapis roulant per i principianti. È una località molto camper friendly, con area sosta attrezzata attaccata alle piste e agli impianti di risalita. Prezzo giornaliero: € 39,50, ma io di solito compro quello di 4 ore (€ 32,00). Per maggiori informazioni sul comprensorio, le molteplici attività extrasciistiche e l’elenco dei punti sosta per i camperisti, clicca QUI. La località e tra la terza e la quarta fascia ma, come anticipato, una delle migliori in assoluto per i camperisti con bambini.
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Per i criteri di valutazione, la suddivisione in fasce, e le valutazioni delle stazioni sciistiche del Trentino, clicca QUI; per quelle dell’Alto Adige clicca QUI. Per Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e centro Italia, clicca QUI. Per Austria e Svizzera, clicca QUI.
Per il racconto del giro del Sella Ronda, clicca QUI.
Per il giro della Grande Guerra, clicca QUI.
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4 risposte a "Diamo i voti alle località sciistiche di Veneto e Friuli"